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COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA POPOLARE POLACCA
(Promulgata il 22 luglio 1952)
La Repubblica popolare polacca è una Repubblica del popolo lavoratore.
La Repubblica popolare polacca si ricollega alle più nobili tradizioni progressiste della nazione polacca e mette in pratica le idee liberatrici delle masse lavoratrici polacche.
Il popolo lavoratore della Polonia, sotto la guida dell'eroica classe operaia e basandosi sull'alleanza degli operai e dei contadini, ha lottato per decine d'anni allo scopo di liberarsi dall'asservimento nazionale imposto dai fautori dell'annessione e dai colonizzatori prussiani, austriaci e russi, come parimenti ha lottato per ottenere l'abolizione dello sfruttamento da parte dei capitalisti e dei grandi proprietari fondiari polacchi.
Durante il periodo dell'occupazione, la nazione polacca ha sostenuto una lotta inflessibile ed eroica contro la sanguinaria invasione hitleriana. La vittoria storica dell'Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche sul fascismo ha liberato il territorio polacco, ha permesso al popolo lavoratore polacco di impadronirsi del potere ed ha creato le premesse della rinascita nazionale della Polonia, entro frontiere nuove e giuste. I Territori Ricuperati sono tornati per sempre alla Polonia.
Realizzando con i fatti le memorabili idee direttrici contenute nel Manifesto del 22 luglio 1944 e sviluppando i principi che ne informavano il programma, il potere popolare – grazie agli sforzi creativi e devoti del popolo lavoratore polacco in una lotta contro la resistenza accanita degli elementi superstiti dell'antico regime capitalistico e fondiario – ha compiuto grandi trasformazioni sociali. Come conseguenza delle lotte e dei mutamenti rivoluzionari, il potere dei capitalisti e dei grandi proprietari fondiari è stato rovesciato, lo Stato democratico popolare si è consolidato, e si sta costituendo e rafforzando un nuovo regime sociale, rispondente agli interessi e alle aspirazioni delle più vaste masse popolari.
I principi giuridici di questo regime sono stabiliti dalla Costituzione della Repubblica popolare polacca.
L'alleanza della classe operaia con i contadini lavoratori costituisce la base dell'attuale potere popolare in Polonia. In questa alleanza il ruolo direttivo spetta alla classe operaia in quanto classe d'avanguardia della società, che si basa sulle conquiste rivoluzionarie del movimento operaio polacco ed internazionale, sulle esperienze storiche dell'edificazione vittoriosa del socialismo nell'Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche, primo Stato operaio e contadino.
Attuando la volontà della nazione polacca e in conformità alla sua missione, la Dieta costituente della Repubblica polacca adotta solennemente la presente Costituzione quale legge fondamentale che la nazione polacca e tutti gli organi del potere del popolo lavoratore polacco devono osservare allo scopo di:
– consolidare lo Stato popolare in quanto forza fondamentale che garantisce lo sviluppo massimo della nazione polacca, la sua indipendenza e la sua sovranità;
– accelerare lo sviluppo politico, economico e culturale della patria e il potenziamento delle sue forze;
– rafforzare i sentimenti patriottici, l'unità e la coesione della nazione polacca nella lotta per il continuo miglioramento dei rapporti sociali, per la soppressione completa dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, per la realizzazione delle grandi idee del socialismo;
– intensificare l'amicizia e la collaborazione fra le nazioni, sulla base dell'alleanza e della fraternità, che uniscono oggi la nazione polacca ai popoli pacifici dei mondo nell'aspirazione verso il fine comune di rendere impossibile l'aggressione e assicurare per sempre la pace mondiale.
CAPITOLO I
REGIME POLITICO
Art. 1 – 1) La Repubblica popolare polacca è uno Stato democratico popolare.
2) Il potere, nella Repubblica popolare polacca, appartiene al popolo lavoratore delle città e delle campagne.
Art. 2 – 1) Il popolo lavoratore esercita il potere statuale per mezzo dei suoi rappresentanti alla Dieta della Repubblica popolare polacca e ai Consigli popolari eletti con suffragio universale, uguale, diretto e segreto.
2) I rappresentanti del popolo alla Dieta e ai Consigli popolari sono responsabili di fronte ai propri elettori e possono essere revocati da essi.
Art. 3 – La Repubblica popolare polacca:
1° è la custode delle conquiste del popolo lavoratore polacco delle città e delle campagne, difende il suo potere e la sua libertà contro le forze ostili al popolo;
2° assicura lo sviluppo e l'incremento costante delle forze produttive del paese mediante la sua industrializzazione e superando ogni ritardo nello sviluppo economico, tecnico e culturale;
3° organizza l'economia pianificata, sulla base di imprese che costituiscono proprietà sociale;
4° limita, elimina ed annienta le classi sociali che vivono dello sfruttamento degli operai e dei contadini;
5° garantisce il miglioramento costante del benessere, della sanità e del livello culturale delle masse popolari;
6° assicura lo sviluppo molteplice della cultura nazionale.
Art. 4 – 1) Le leggi della Repubblica popolare polacca sono l'espressione degli interessi e della volontà del popolo lavoratore.
2) La stretta osservanza delle leggi della Repubblica popolare polacca costituisce il primo dovere di ogni organo dello Stato e di ogni cittadino.
3) Tutti gli organi del potere e dell'amministrazione dello Stato agiscono in base alla legge.
Art. 5 – Tutti gli organi del potere e dell'amministrazione dello Stato si basano nella loro attività sulla cooperazione cosciente e attiva delle più vaste masse popolari e sono tenuti:
1° a rendere conto al popolo della loro attività;
2° a esaminare attentamente e a prendere in considerazione le giuste proposte, le lagnanze e i desideri avanzati dai cittadini, in conformità alle leggi in vigore;
3° a chiarire alle masse lavoratrici gli scopi fondamentali e le direttive della politica del potere popolare nei diversi campi dell'attività nazionale, economica e culturale.
Art. 6 – Le forze armate della Repubblica popolare polacca sono le custodi della sovranità e dell'indipendenza della nazione polacca, della sua sicurezza e della pace.
CAPITOLO II
REGIME SOCIALE ED ECONOMICO
Art. 7 – 1) La Repubblica popolare polacca, valendosi dei mezzi socializzati di produzione, di scambio, di comunicazione e di credito, sviluppa la vita economica e culturale del paese sulla base del piano economico nazionale, e in particolare mediante il potenziamento dell'industria socialista di Stato, fattore decisivo nella trasformazione dei rapporti sociali ed economici.
2) Lo Stato detiene il monopolio del commercio estero.
3) Lo scopo fondamentale della politica economica pianificata della Repubblica popolare polacca è di assicurare lo sviluppo costante delle forze produttive del paese, il miglioramento continuo del livello di vita delle masse lavoratrici, il consolidamento della potenza, della capacità di difesa e dell'indipendenza della patria.
Art. 8 – I beni nazionali (ricchezze del sottosuolo, acque, foreste demaniali, miniere, strade, ferrovie, trasporti per via di acqua e per via d'aria, mezzi di collegamento, banche, impianti industriali di Stato, aziende agricole di Stato e stazioni statali di macchine agricole, imprese commerciali di Stato, imprese e impianti comunali) sono oggetto di cure particolari e sono affidati alla protezione dello Stato e di tutti i cittadini.
Art. 9 – 1) La Repubblica popolare polacca rafforza secondo un piano l'unione economica tra la città e la campagna sulla base della cooperazione fraterna tra gli operai e i contadini.
2) A questo scopo la Repubblica popolare polacca assicura un incremento costante della produzione dell'industria statale, in modo da soddisfare tutte le esigenze della produzione e del consumo della popolazione rurale, influendo al tempo stesso, e secondo un piano, sull'aumento costante della produzione agricola delle merci che riforniscono l'industria di materie prime e la popolazione urbana di derrate alimentari.
Art. 10 – 1) La Repubblica popolare polacca pone sotto la sua protezione le aziende agricole individuali dei contadini lavoratori e accorda loro il suo aiuto per proteggerli contro lo sfruttamento capitalistico, per accrescere la produzione, per elevare il livello della tecnica agricola e per migliorare il loro benessere.
2) La Repubblica popolare polacca accorda il suo particolare appoggio e un aiuto multilaterale alle cooperative agricole di produzione che si costituiscono secondo il principio della libera adesione, in quanto rappresentano forme di economia collettiva. Grazie all'applicazione dei metodi più produttivi della cultura in comune e alla meccanizzazione del lavoro, l'economia collettiva permette ai contadini lavoratori di ottenere un mutamento vantaggioso nella produzione e costituisce un mezzo per sopprimere completamente lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo nelle campagne, come pure per attuare un rapido e notevole miglioramento del suo benessere e del suo livello culturale.
3) Le forme principali di aiuto e di assistenza da parte dello Stato alle cooperative agricole di produzione sono le stazioni statali di macchine agricole, che danno la possibilità di applicare la tecnica moderna, e i crediti di Stato a tasso ridotto.
Art. 11 – La Repubblica popolare polacca favorisce lo sviluppo delle diverse forme del movimento cooperativo nelle città e nelle campagne, accordandogli tutta la sua assistenza nell'esecuzione dei suoi compiti, appoggiando e proteggendo in modo particolare la proprietà cooperativa in quanto proprietà sociale.
Art. 12 – La Repubblica popolare polacca riconosce e tutela, sulla base delle leggi in vigore, la proprietà individuale e il diritto di ereditare terre, edifici ed altri mezzi di produzione dei contadini e degli artigiani.
Art. 13 – La Repubblica popolare polacca garantisce la protezione e il diritto di ereditare le proprietà personali dei cittadini.
Art. 14 – 1) Il lavoro è per tutti i cittadini un diritto, un dovere e una questione d'onore. Col suo lavoro, con l'osservanza della disciplina del lavoro, con l'emulazione e il perfezionamento dei metodi di esso, il popolo lavoratore delle città e delle campagne consolida la forza e la potenza della patria, accresce la prosperità della nazione e affretta la realizzazione completa del regime socialista.
2) I lavoratori d'assalto sono circondati dalla stima generale della nazione.
3) La Repubblica popolare polacca realizza sempre maggiormente il principio: “da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo il suo lavoro”.
CAPITOLO III
ORGANI SUPREMI DEL POTERE STATALE
Art. 15 – 1) La Dieta della Repubblica popolare polacca è l'organo supremo del potere statale.
2) La Dieta, in qualità di rappresentante supremo della volontà del popolo lavoratore delle città e delle campagne, incarna i diritti sovrani del popolo.
3) La Dieta adotta le leggi e controlla l'attività degli altri organi del potere e dell'amministrazione dello Stato.
Art. 16 – 1) I deputati alla Dieta sono eletti dai cittadini per circoscrizioni elettorali, in ragione di un deputato ogni 60.000 abitanti.
2) La Dieta si pronuncia sulla validità del mandato dei deputati.
3) Nessun deputato può essere perseguito penalmente, nè essere arrestato senza il consenso della Dieta e, nell'intervallo delle sessioni, senza il consenso del Consiglio di Stato.
Art. 17 – 1) La Dieta si riunisce in sessioni. Le sessioni della Dieta sono convocate dal Consiglio di Stato, almeno due volte all'anno. Il Consiglio di Stato ha parimenti l'obbligo di convocare una sessione su domanda scritta di un terzo dei deputati.
2) La prima sessione della Dieta appena eletta deve essere convocata nel termine di un mese, a datare dal giorno delle elezioni.
Art. 18 – 1) La Dieta elegge tra i suoi membri un presidente, dei vicepresidenti e delle commissioni.
2) Il presidente, o il vicepresidente che lo sostituisce, dirige i dibattiti e cura il regolare svolgimento dei lavori della Dieta.
3) Le deliberazioni della Dieta sono pubbliche. La Dieta può decidere di passare in seduta segreta se il bene dello Stato lo esige.
4) L'ordine del giorno dei lavori della Dieta, il tipo e il numero delle commissioni sono fissati da regolamento adottato dalla Dieta.
Art. 19 – 1) La Dieta vota i piani economici nazionali a lunga scadenza.
2) La Dieta vota ogni anno il bilancio dello Stato.
Art. 20 – 1) L'iniziativa delle leggi appartiene al Consiglio di Stato, al governo e ai deputati.
2) Le leggi adottate dalla Dieta sono firmate dal presidente e dal segretario del Consiglio di Stato. La pubblicazione delle leggi sulla Gazzetta Ufficiale è ordinata dal presidente del Consiglio di Stato.
Art. 21 – La Dieta può designare una commissione per l'esame di una questione definita. Le prerogative e l'attività della commissione sono fissate dalla Dieta.
Art. 22 – Il presidente del Consiglio dei ministri o il ministro interessato è obbligato a fornire, entro un termine di sette giorni, una risposta all'interpellanza di un deputato.
Art. 23 – 1) La Dieta è eletta per un periodo di quattro anni.
2) La decisione che indice le elezioni alla Dieta viene presa dal Consiglio dì Stato, al più tardi un mese prima della fine della legislatura della Dieta, fissando la data delle elezioni per un giorno festivo che cada nei due mesi successivi allo scadete della legislatura della Dieta.
Art. 24 – 1) La Dieta elegge nel corso della sua prima seduta il Consiglio di Stato, composto come segue: il presidente del Consiglio di Stato, quattro vicepresidenti, il segretario del Consiglio di Stato e nove membri.
2) Il presidente e i vicepresidenti della Dieta possono essere eletti al Consiglio di Stato in qualità di vicepresidenti o di membri.
3) Dopo la fine della legislatura della Dieta, il Consiglio di Stato rimane in funzione fino all'elezione del Consiglio di Stato da parte della Dieta nuovamente eletta.
Art. 25 – 1) Rientra nella competenza del Consiglio di Stato:
a) indire le elezioni alla Dieta;
b) convocare le sessioni alla Dieta;
c) prendere l'iniziativa in campo legislativo;
d) fissare un'interpretazione delle leggi obbligatoria per tutti;
e) promulgare decreti–legge;
f) nominare e richiamare i rappresentanti plenipotenziari della Repubblica popolare polacca presso gli Stati esteri;
g) ricevere le lettere credenziali e di richiamo dei rappresentanti diplomatici degli Stati esteri, accreditati presso il Consiglio di Stato;
h) ratificare e denunciare gli accordi internazionali;
i) distribuire le cariche civili e militari previste dalla legge;
l) assegnare gli ordini, le decorazioni e i titoli onorifici;
m) esercitare il diritto di grazia;
n) svolgere le altre funzioni del Consiglio di Stato previste dalla Costituzione o che gli sono attribuite in virtù di leggi particolari.
2) Il Consiglio di Stato è subordinato alla Dieta in tutta la sua attività.
3) Il Consiglio di Stato opera collegialmente.
4) Il Consiglio di Stato è rappresentato dal suo presidente o dal suo sostituto.
Art. 26 – 1) Nell'intervallo tra le sessioni della Dieta, il Consiglio di Stato promulga dei decreti–legge. Il Consiglio di Stato sottopone i decreti all'approvazione della Dieta durante la sessione successiva.
2) I decreti emessi dal Consiglio di Stato sono firmati dal presidente e dal segretario del Consiglio di Stato. La pubblicazione dei decreti sulla Gazzetta Ufficiale viene ordinata dal presidente del Consiglio di Stato.
Art. 27 – Il Consiglio di Stato esercita il controllo superiore sui Consigli popolari locali. Le attribuzioni dei Consiglio di Stato in questo campo sono precisate dalla legge.
Art. 28 – 1) Una decisione concernente l'esistenza dello stato di guerra non può esser presa che in caso di attacco armato contro la Repubblica popolare polacca, oppure quando la necessità di una difesa comune contro l'aggressione derivi da accordi stipulati con altri Stati. Tale decisione viene presa dalla Dieta o, nell'intervallo tra le sessioni, dal Consiglio di Stato.
2) Il Consiglio di Stato può proclamare lo stato di assedio su tutto o parte del territorio della Repubblica popolare polacca, se ciò è richiesto da considerazioni inerenti alla difesa o alla sicurezza dello Stato. Per i medesimi motivi il Consiglio di Stato può proclamare la mobilitazione parziale o generale.
CAPITOLO IV
ORGANI SUPERIORI DELL'AMMINISTRAZIONE STATALE
Art. 29 – 1) La Dieta nomina e revoca il governo della Repubblica popolare polacca, e precisamente il Consiglio dei ministri od uno dei suoi membri.
2) Nell'intervallo fra le sessioni della Dieta, il Consiglio di Stato, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri nomina e revoca i membri del Consiglio dei ministri. Il Consiglio di Stato sottopone la propria decisione all'approvazione della Dieta, nella sessione seguente.
Art. 30 – 1) Il Consiglio dei ministri è l'organo esecutivo ed amministrativo superiore del potere dello Stato.
2) Il Consiglio dei ministri è responsabile e rende conto della propria attività alla Dieta e, nell'intervallo tra le sessioni della Dieta, al Consiglio di Stato.
Art. 31 – Il Consiglio dei ministri è costituito come segue: il presidente del Consiglio dei ministri che lo presiede; i vice–presidenti del Consiglio dei ministri; i ministri; i presidenti delle commissioni e dei comitati designati dalla legge e che esercitano le funzioni di organi superiori dell'amministrazione dello Stato.
Art. 32 – Il Consiglio dei ministri:
1° coordina l'attività dei ministeri e degli altri organi da esso dipendenti, e determina l'orientamento, dei loro lavori;
2° elabora ogni anno e sottopone alla Dieta un progetto di bilancio dello Stato, elabora e sottopone alla Dieta il progetto del piano nazionale economico a lunga scadenza;
3° elabora i piani nazionali economici annuali;
4° assicura l'esecuzione delle leggi;
5° sorveglia l'applicazione dei bilancio e del piano nazionale economico;
6° presenta tutti gli anni alla Dieta il bilancio consuntivo dello Stato;
7° assicura il mantenimento dell'ordine pubblico e la difesa deglì interessi dello Stato e dei diritti dei cittadini;
8° pubblica ordinanze, prende decisioni e sorveglia la loro esecuzione nel quadro delle leggi e per assicurarne l'esecuzione;
9° ha la direzione generale nel campo delle relazioni con gli Stati esteri;
10° esercita il coordinamento generale per quanto concerne la difesa del paese e l'organizzazione delle forze armate della Repubblica popolare polacca e fissa ogni anno i contingenti di cittadini chiamati al servizio militare attivo;
11° dirige il lavoro dei Praesidium dei Consigli popolari.
Art. 33 – 1) I ministri dirigono settori determinati dell’amministrazione statale. La competenza dei ministri è determinata dalla legge.
2) I ministri diramano, in base alle leggi e per assicurarne l'esecuzione, ordinanze e istruzioni.
3) Il Consiglio dei ministri può abrogare le ordinanze o le istruzioni diramate da un ministro.
CAPITOLO V
ORGANI LOCALI
Art. 34 – 1) I Consigli popolari sono gli organi del potere dello Stato nei comuni, nelle città, nei quartieri delle città più importanti, nei distretti e nelle voivodine.
2) I Consigli popolari sono eletti dalla popolazione per un periodo di tre anni.
Art. 35 – I Consigli popolari sono l'espressione della volontà del popolo lavoratore, essi sviluppano la sua iniziativa creatrice e la sua attività, allo scopo di assicurare lo sviluppo delle forze, della prosperità e della cultura della nazione.
Art. 36 – I Consigli popolari rafforzano il legame tra il potere dello Stato ed il popolo lavoratore delle città e delle campagne, portando strati sempre più vasti di lavoratori a governare lo Stato.
Art. 37 – I Consigli popolari dirigono, nei limiti della loro competenza, l'attività economica, sociale e culturale, collegando le esigenze locali ai compiti d'interesse nazionale.
Art. 38 – I Consigli popolari hanno cura costante dei bisogni e degli interessi quotidiani della popolazione, lottano contro ogni manifestazione arbitraria e burocratica nei riguardi dei cittadini, esercitano e ampliano il controllo sociale sull'attività dell'amministrazione, delle imprese, degli stabilimenti e delle istituzioni.
Art. 39 – I Consigli popolari sorvegliano il mantenimento dell'ordine pubblico e il rispetto della legalità popolare, proteggono la proprietà sociale, preservano i diritti dei cittadini, cooperano alla consolidazione della capacità di difesa dello Stato.
Art. 40 – I Consigli popolari valorizzano tutte le risorse e possibilità locali per svilupparle su ogni piano, economico e culturale, per soddisfare in maniera sempre migliore i bisogni della popolazione per quanto concerne l'approvvigionamento ed i servizi pubblici e parimenti per sviluppare le istituzioni e le installazioni comunali, di insegnamento, di cultura, di igiene e dello sport.
Art. 41 – I Consigli popolari approvano i piani economici locali e i bilanci locali.
Art. 42 – 1) I Consigli popolari si riuniscono in sessioni.
2) I Praesidium eletti dai Consigli popolari ne sono gli organi esecutivi ed amministrativi.
3) Il Praesidium dipende dal Consiglio popolare che l'ha eletto, nonché dal Praesidium del Consiglio popolare di grado superiore.
Art. 43 – I Consigli popolari designano le commissioni per i diversi rami delle loro attività. Le commissioni dei Consigli popolari si mantengono in collegamento costante e stretto con la popolazione, la mobilitano per partecipare alla realizzazione dei compiti del Consiglio, attuano, in nome del Consiglio, il controllo sociale e hanno diritto di iniziativa di fronte al Consiglio e ai suoi organi.
Art. 44 – 1) Il Consiglio popolare annulla la decisione del Consiglio di grado inferiore o del suo Praesidium, se questa decisione è contraria alla legge o se non è conforme alle direttive fondamentali della politica dello Stato.
2) Il Praesidium del Consiglio popolare può sospendere l'esecuzione della decisione del Consiglio popolare di grado inferiore e presentare la questione alla sessione seguente del suo stesso Consiglio popolare, allo scopo di raggiungere una soluzione.
Art. 45 – La composizione, come la competenza e le forme di attività dei Consigli popolari e dei loro organi, sono fissate dalla legge.
CAPITOLO VI
TRIBUNALI E PROCURA DI STATO
Art. 46 – 1) La giustizia è amministrata nella Repubblica popolare polacca dalla Corte suprema, dai tribunali di voivodina e dai tribunali distrettuali.
2) Tribunali speciali non possono essere istituiti che in virtù di una legge.
3) La struttura e Il carattere dei tribunali, come la procedura giudiziaria sono stabiliti dalla legge.
Art. 47 – I tribunali pronunziano le loro decisioni in nome della Repubblica popolare polacca.
Art. 48 – I tribunali sono i custodi del regime della Repubblica popolare polacca, proteggono le conquiste del popolo lavoratore polacco, difendono la legalità popolare, la proprietà sociale e i diritti dei cittadini, puniscono i criminali.
Art. 49 – L'escussione dei casi davanti ai tribunali e il giudizio avvengono con la partecipazione di assessori popolari, salvo i casi previsti dalla legge.
Art. 50 – 1) I giudici e gli assessori popolari vengono eletti.
2) Il sistema elettorale e la durata del mandato dei giudici e degli assessori dei tribunali di voìvodina e di distretto sono stabiliti dalla legge.
3) Il sistema per nominare i giudici dei tribunali speciali è fissato dalla legge.
Art. 51 – 1) La Corte suprema è l'organo giudiziario superiore e controlla l'attività di tutti gli altri tribunali.
2) I limiti e i metodi del controllo esercitato dalla Corte suprema sono stabiliti dalla legge.
3) La Corte suprema ed i suoi membri sono eletti dal Consiglio di Stato per una durata di 5 anni.
Art. 52 – I giudici sono indipendenti e devono obbedienza soltanto alla legge.
Art. 53 – 1) I dibattiti in tutti i tribunali della Repubblica popolare polacca sono pubblici. La legge può determinare le eccezioni a questo principio.
2) L'accusato ha diritto a un difensore di sua scelta o designato d'ufficio.
Art. 54 – 1) Il procuratore generale della Repubblica popolare polacca è il custode della legalità popolare, protegge la proprietà sociale, assicura il rispetto dei diritti dei cittadini.
2) Il procuratore generale cura in particolare che vengano perseguiti i crimini contro il regime, la sicurezza e l'indipendenza della Repubblica popolare polacca.
3) La competenza e la procedura dell'attività del procuratore generale sono fissati dalla legge.
Art. 55 – 1) Il procuratore generale della Repubblica popolare polacca è nominato e revocato dal Consiglio di Stato.
2) Il sistema di nomina e di revoca dei procuratori dipendenti dal procuratore generale, come i principi d'organizzazione e di funzionamento degli organi della procura dello Stato, sono determinati dalla legge.
3) Il procuratore generale è responsabile davanti al Consiglio di Stato del funzionamento della procura di Stato.
Art. 56 – Gli organi della procura di Stato dipendono dal procuratore generale della Repubblica popolare polacca ed esercitano le loro funzioni indipendentemente dagli organi locali.
CAPITOLO VII
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Art. 57 – La Repubblica popolare polacca, riaffermando e sviluppando le conquiste del popolo lavoratore, consolida e amplia i diritti e le libertà dei cittadini.
Art. 58 – 1) I cittadini della Repubblica popolare polacca hanno diritto al lavoro, ossia ad un impiego retribuito proporzionalmente alla quantità e alla qualità del lavoro fornito.
2) Il diritto al lavoro è assicurato dalla proprietà sociale dei mezzi essenziali di produzione, dallo sviluppo nelle campagne di una struttura sociale cooperativa esente da qualsiasi sfruttamento, dall'aumento pianificato delle forze produttive, dall'eliminazione delle cause delle crisi economiche e dalla liquidazione della disoccupazione.
Art. 59 – 1) I cittadini della Repubblica popolare polacca hanno diritto al riposo.
2) il diritto al riposo è assicurato agli operai e ai lavoratori intellettuali con la riduzione per legge della giornata lavorativa e con ferie annuali pagate.
3) L'organizzazione delle vacanze, lo sviluppo del turismo, delle stazioni climatiche, delle attrezzature sportive, delle case di cultura, dei circoli, delle sedi culturali, dei parchi e di altre organizzazioni di svago offrono la possibilità di un riposo razionale per il corpo e per lo spirito, a favore di strati sempre più vasti di lavoratori delle città e delle campagne.
Art. 60 – 1) I cittadini della Repubblica popolare polacca hanno diritto alla protezione sanitaria e all'assistenza in caso di malattia o d'inabilità al lavoro.
2) Alla realizzazione sempre più vasta di questo diritto contribuiscono:
a) lo sviluppo delle assicurazioni sociali degli operai e dei lavoratori intellettuali in caso di malattia, di vecchiaia e d'inabilità al lavoro, ed anche lo sviluppo delle diverse forme di assistenza sociale;
b) lo sviluppo della protezione sanitaria organizzata dallo Stato, lo sviluppo di organizzazioni sanitarie e il miglioramento delle condizioni igieniche delle città e delle campagne, una vasta azione per prevenire e combattere le malattie, l'accesso sempre più largo all'assistenza medica gratuita, l'ampliamento degli ospedali, dei sanatori, dei dispensari, dei servizi sanitari rurali, la protezione degli invalidi.
Art. 61 – 1) I cittadini della Repubblica popolare polacca hanno diritto all'istruzione.
2) Il diritto all'istruzione è assicurato in maniera sempre più efficiente:
a) dall'insegnamento pubblico, gratuito e obbligatorio;
b) dallo sviluppo costante dell'insegnamento secondario di formazione generale e professionale e dell'insegnamento superiore;
c) dall'aiuto dello Stato per la migliore qualificazione dei cittadini impiegati nelle imprese industriali ed in altre aziende in città o in campagna;
d) dal sistema delle borse di Stato, dall'aumento degli internati e delle case dello studente, come pure dallo sviluppo di altre forme di aiuto materiale ai figli degli operai, dei contadini lavoratori e degli intellettuali.
Art. 62 – 1) I cittadini della Repubblica popolare polacca hanno il diritto di beneficiare delle conquiste della cultura e di partecipare in maniera creativa allo sviluppo della cultura nazionale.
2) Questo diritto è assicurato in misura sempre più vasta dallo sviluppo del libro e della stampa, della radio, del cinema, dei teatri, dei musei e delle esposizioni, delle case della cultura, dei circoli, delle sedi culturali, e dal fatto che essi sono messi a disposizione dei lavoratori delle città e delle campagne, come pure dall'aiuto e dall'incoraggiamento dato da ogni parte alla evoluzione culturale delle masse popolari e allo sviluppo dei talenti creativi.
Art. 63 – La Repubblica popolare polacca incoraggia lo sviluppo generale della scienza, basata sul patrimonio del pensiero umano d'avanguardia e sul pensiero polacco progressista, di una scienza al servizio della nazione.
Art. 64 – La Repubblica popolare polacca ha cura dello sviluppo della letteratura e delle arti, che esprimono le esigenze e le aspirazioni della nazione e rispondono alle migliori tradizioni progressiste della cultura polacca.
Art. 65 – La Repubblica popolare polacca protegge in particolare la creazione intellettuale: i lavoratori della scienza, dell'insegnamento, della letteratura e dell'arte, come i pionieri del progresso tecnico, i razionalizzatori e gli inventori.
Art. 66 – 1) Nella Repubblica popolare polacca la donna gode degli stessi diritti dell'uomo in tutti i campi della vita pubblica, politica, economica, sociale e culturale.
2) L'uguaglianza di diritti della donna è garantita da:
a) diritti uguali a quelli dell'uomo per quanto concerne il lavoro e il salario, secondo il principio “a lavoro uguale, salario uguale”, dal diritto al riposo, alle assicurazioni sociali, all'istruzione, alle onorificenze, alle decorazioni, nonché all'esercizio delle funzioni pubbliche;
b) la protezione della madre e del fanciullo, l'assistenza alla donna incinta. le ferie pagate prima e dopo il parto, lo sviluppo delle case di maternità, degli asili e delle scuole materne, lo sviluppo della rete dei servizi sociali e dei ristoranti delle comunità.
Art. 67 – 1) La Repubblica popolare polacca protegge il matrimonio e la famiglia. Le famiglie numerose sono oggetto di sollecitudine particolare da parte dello Stato.
2) La nascita fuori del matrimonio non comporta alcuna limitazione di diritti.
Art. 68 – La Repubblica popolare polacca protegge con particolare cura l'educazione della gioventù e le assicura le più vaste possibilità di sviluppo.
Art. 69 – 1) I cittadini della Repubblica popolare polacca godono di diritti uguali, senza distinzione di nazionalità, di razza e di confessione, in tutti i campi della vita pubblica, politica, economica, sociale e culturale. La violazione di questo principio mediante l'istituzione di privilegi diretti o indiretti di qualsiasi tipo, o mediante una limitazione dei diritti in rapporto alla nazionalità, alla razza o alla confessione è punita dalla legge.
2) È proibito fomentare l'odio o il disprezzo, seminare la discordia o umiliare un uomo a causa della diversa nazionalità, razza o confessione.
Art. 70 – 1) La Repubblica popolare polacca garantisce ai cittadini la libertà di coscienza e di confessione. La Chiesa e le altre unioni confessionali possono esercitare liberamente le loro funzioni religiose. E' proibito impedire ai cittadini di prender parte all'esercizio del culto e ai riti religiosi. E' ugualmente proibito costringere chicchessia a prender parte all'esercizio del culto o ai riti religiosi.
2) La Chiesa è separata dallo Stato. I principi che informano la posizione dello Stato verso la Chiesa, e la situazione giuridica delle unioni confessionali e dei loro, beni sono fissati dalla legge.
3) L'abuso della libertà di coscienza e di confessione per scopi contrari agli interessi della Repubblica popolare polacca è punito dalla legge.
Art. 71 – 1) La Repubblica popolare polacca garantisce ai cittadini la libertà di espressione, di stampa, di riunione e di adunanza, di corteo e di manifestazione.
2) L'esercizio di queste libertà è assicurato dal fatto che tipografie, quantitativi di carta, edifici e sale pubbliche, mezzi di comunicazione, radio e altri mezzi materiali indispensabili sono messi a disposizione dei lavoratori e delle loro organizzazioni.
Art. 72 – 1) Allo scopo di sviluppare l'attività politica, sociale, economica e culturale del popolo lavoratore delle città e delle campagne, la Repubblica popolare polacca garantisce ai cittadini il diritto di associazione.
2) Le organizzazioni politiche, i sindacati, le unioni dei contadini lavoratori, le unioni cooperative, le organizzazioni giovanili, le organizzazioni femminili, le organizzazioni sportive e di difesa, le associazioni culturali, tecniche e scientifiche, ed anche le altre organizzazioni sociali del popolo lavoratore uniscono i cittadini per farli partecipare attivamente alla vita politica, sociale, economica e culturale.
3) È proibito creare associazioni e partecipare ad associazioni il cui scopo o attività siano contrari al regime politico e sociale, o all'ordine legale della Repubblica popolare polacca.
Art. 73 – 1) I cittadini hanno il diritto di rivolgere a tutti gli organi dello Stato lagnanze e reclami.
2) Le lagnanze ed i reclami dei cittadini devono essere esaminati e regolati rapidamente ed equamente. Coloro che si saranno resi colpevoli di un atteggiamento di rigida burocrazia e di ritardi nell'esame delle lagnanze e dei reclami dei cittadini, ne saranno tenuti responsabili.
Art. 74 – 1) La Repubblica popolare polacca garantisce ai cittadini l'inviolabilità della persona. Non si può privare un cittadino della sua libertà, salvo nei casi definiti dalla legge. Qualsiasi persona arrestata deve essere liberata se, nelle 48 ore successive al suo arresto, la decisione del tribunale o del procuratore, che ordina il suo arresto, non gli è stata consegnata.
2) La legge protegge l'inviolabilità del domicilio e il segreto della corrispondenza. La perquisizione a domicilio è ammessa ufficialmente nei casi previsti dalla legge.
3) La confisca dei beni può essere effettuata soltanto nei casi previsti dalla legge, in virtù di un'ordinanza giudiziaria con valore dì cosa giudicata.
Art. 75 – La Repubblica popolare polacca accorda il diritto di asilo ai cittadini dei paesi stranieri perseguitati per aver difeso gli interessi delle masse lavoratrici, per aver lottato per il progresso sociale, per razione svolta in difesa della pace, per la lotta di liberazione nazionale, o per la loro attività scientifica.
Art. 76 – Tutti i cittadini della Repubblica popolare polacca sono obbligati ad osservare le disposizioni della Costituzione e delle leggi e la disciplina socialista del lavoro, a rispettare le regole della vita sociale e ad adempiere coscienziosamente ai loro doveri verso lo Stato.
Art. 77 – 1) Ogni cittadino della Repubblica popolare polacca è tenuto a proteggere la proprietà sociale e a rafforzarla, in quanto base intangibile dello sviluppo dello Stato e fonte della ricchezza e della potenza della patria.
2) Le persone che commettono atti di sabotaggio o di diversione economica o che, in altro modo, danneggiano la proprietà sociale, sono punite con tutto il rigore della legge.
Art. 78 – 1) La difesa della patria è dovere sacro di ogni cittadino.
2) Il servizio militare è dovere patriottico d'onore dei cittadini della repubblica.
Art. 79 – 1) La vigilanza nei confronti dei nemici della nazione e la stretta osservanza del segreto di Stato sono dovere di ogni cittadino della Repubblica popolare polacca.
2) Il tradimento della patria, ossia lo spionaggio, l'indebolimento delle forze armate, il passaggio al nemico, è punito con tutto il rigore della legge, come il delitto più grave.
CAPITOLO VIII
PRINCIPI DEL DIRITTO ELETTORALE
Art. 80 – Le elezioni alla Dieta e ai Consigli popolari avvengono con suffragio universale, uguale, diretto e segreto.
Art. 81 – Tutti i cittadini che abbiano compiuto i 18 anni hanno il diritto di voto, senza distinzione di sesso, di appartenenza nazionale o razziale, di confessione, di grado di istruzione, di residenza, di origine sociale, di professione, di ricchezza.
Art. 82 – Tutti i cittadini, quando abbiano compiuto i 18 anni, possono essere eletti a un Consiglio popolare e, dopo i 21 anni compiuti, alla Dieta.
Art. 83 – Le donne godono di tutti i diritti elettorali come gli uomini.
Art. 84 – I militari godono degli stessi diritti elettorali degli altri cittadini.
Art. 85 – Le persone affette da malattie mentali e le persone private dei diritti civili a causa di una decisione giudiziaria non godono dei diritti elettorali.
Art. 86 – I candidati alla Dieta e ai Consigli popolari sono presentati dalle organizzazioni politiche e sociali, che raggruppano i cittadini delle città e delle campagne.
Art. 87 – Ogni deputato o membro dei Consigli popolari deve render conto ai suoi elettori dei suo lavoro e dell'attività dell'organismo, di cui è stato eletto membro.
Art. 88 – Il sistema per presentare i candidati e.per organizzare le elezioni e quello per revocare i deputati e i membri dei Consigli popolari sono stabiliti dalla legge.
CAPITOLO IX
EMBLEMA, COLORI E CAPITALE DELLA REPUBBLICA
Art. 89 – 1) L'emblema della Repubblica popolare polacca è costituito da una aquila bianca in campo rosso.
2) I colori della Repubblica popolare polacca sono il bianco e il rosso.
3) I particolari sono fissati dalla legge.
Art. 90 – La capitale della Repubblica popolare polacca è Varsavia, città delle tradizioni eroiche della nazione polacca.
CAPITOLO X
PROCEDURA DI REITISIONE COSTITUZIONALE
Art. 91 – La Costituzione può essere modificata soltanto a seguito di una legge adottata dalla Dieta della Repubblica popolare polacca con la maggioranza dei due terzi dei voti e alla presenza della metà almeno del numero totale dei deputati.
(1) La Costituzione polacca del 1921 è stata abrogata nel 1935. Il 23 aprile dello stesso anno entrò in vigore in Polonia un nuovo testo costituzionale di tipo autoritario. Nel 1939, il paese venne occupato dagli eserciti tedeschi.
Dopo la liberazione di una parte del territorio polacco, le forze della Resistenza nazionale polacca procedettero alla creazione del Consiglio nazionale del paese, organo supremo della Repubblica.
Lo “statuto provvisorio dei Consigli nazionali”, votato dal Consiglio nazionale dei paese il 1gennaio 1944, ha affermato la fedeltà della Repubblica polacca al principi democratici del 1921, mentre la Costituzione fascista del 1935 era espressamente considerata come mai esistita per il popolo polacco.
Le prime elezioni ebbero luogo il 19 gennaio 1947, sulla base della legge del 22 settembre 1944. Il 4 e 19 febbraio 1947, la nuova Assemblea votò due leggi costituzionali relative all'organizzazione dei pubblici poteri in attesa dell’elaborazione della Costituzione. A tali testi, denominati comunemente “Piccola Costituzione”, va aggiunta la proclamazione del Parlamento polacco, in data dal 22 febbraio 1947.
Ad essi è succeduta la presente Costituzione promulgata il 22 luglio 1952.
FONTE:
Mirkine-Guetze’vich, Le costituzioni europee, Milano 1954.
Konstytucja Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej[1]
(z dnia 22 lipca 1952 r.)
Polska Rzeczpospolita Ludowa jest republiką ludu pracującego.
Polska Rzeczpospolita Ludowa nawiązuje do najszczytniejszych postępowych tradycji Narodu Polskiego i urzeczywistnia idee wyzwoleńcze polskich mas pracujących.
Polski lud pracujący pod przewodem bohaterskiej klasy robotniczej, opierając się na sojuszu robotniczo-chłopskim, walczył dziesiątki lat o wyzwolenie z niewoli narodowej, narzuconej przez pruskich, austriackich i rosyjskich zaborców-kolonizatorów, tak samo jak walczył o zniesienie wyzysku polskich kapitalistów i obszarników.
W okresie okupacji Naród Polski toczył nieustępliwą, bohaterską walkę z krwawym najazdem hitlerowskim. Historyczne zwycięstwo Związku Socjalistycznych Republik Radzieckich nad faszyzmem wyzwoliło ziemie polskie, umożliwiło polskiemu ludowi pracującemu zdobycie władzy i stworzyło warunki narodowego odrodzenia Polski w nowych, sprawiedliwych granicach. Na wieczne czasy powróciły do Polski Ziemie Odzyskane.
Wcielając w życie wiekopomne wskazania Manifestu Polskiego Komitetu Wyzwolenia Narodowego z dnia 22 lipca 1944 r. i rozwijając jego zasady programowe, władza ludowa – dzięki ofiarnym i twórczym wysiłkom polskiego ludu pracującego, w walce z zaciekłym oporem rozbitków starego ustroju kapitalistyczno-obszarniczego – dokonała wielkich przeobrażeń społecznych. W wyniku rewolucyjnych walk i przemian obalona została władza kapitalistów i obszarników, utrwaliło się państwo demokracji ludowej, kształtuje się i umacnia nowy ustrój społeczny, odpowiadający interesom i dążeniom najszerszych mas ludowych. Zasady prawne tego ustroju ustanawia Konstytucja Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej.
Podstawę obecnej władzy ludowej w Polsce stanowi sojusz klasy robotniczej z chłopstwem pracującym. W sojuszu tym rola kierownicza należy do klasy robotniczej jako przodującej klasy społeczeństwa, opierającej się na rewolucyjnym dorobku polskiego i międzynarodowego ruchu robotniczego, na historycznych doświadczeniach zwycięskiego budownictwa socjalistycznego w Związku Socjalistycznych Republik Radzieckich, pierwszym państwie robotników i chłopów.
Wypełniając wolę Narodu Polskiego i zgodnie ze swym powołaniem – Sejm Ustawodawczy Rzeczypospolitej Polskiej uchwala uroczyście niniejszą Konstytucję jako ustawę zasadniczą, którą Naród Polski i wszystkie organy władzy polskiego ludu pracującego kierować się winny w celu: umacniania państwa ludowego jako podstawowej siły, zapewniającej najpełniejszy rozkwit Narodu Polskiego, jego niepodległość i suwerenność, przyśpieszania rozwoju politycznego, gospodarczego i kulturalnego Ojczyzny oraz wzrostu jej sił, pogłębiania uczuć patriotycznych, jedności i zwartości Narodu Polskiego w walce o dalsze polepszenie stosunków społecznych, o całkowite zniesienie wyzysku człowieka przez człowieka, o urzeczywistnienie wielkich idei socjalizmu, zacieśniania przyjaźni i współpracy między narodami, opartych na sojuszu i braterstwie, które łączą dziś Naród Polski z miłującymi pokój narodami świata w dążeniu do wspólnego celu: uniemożliwienia agresji i utrwalenia pokoju światowego.
Rozdział 1
Ustrój polityczny
Artykuł 1.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa jest państwem demokracji ludowej.
- W Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej władza należy do ludu pracującego miast i wsi.
Artykuł 2.
- Lud pracujący sprawuje władzę państwową przez swych przedstawicieli, wybieranych do Sejmu Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej i do rad narodowych w wyborach powszechnych, równych, bezpośrednich, w głosowaniu tajnym.
- Przedstawiciele ludu w Sejmie Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej i w radach narodowych są odpowiedzialni przed swymi wyborcami i mogą być przez nich odwoływani.
Artykuł 3.
Polska Rzeczpospolita Ludowa:
1) stoi na straży zdobyczy polskiego ludu pracującego miast i wsi, zabezpiecza jego władzę i wolność przed siłami wrogimi ludowi,
2) zapewnia rozwój i nieustanny wzrost sił wytwórczych kraju przez jego uprzemysłowienie, przez likwidację zacofania gospodarczego, technicznego i kulturalnego,
3) organizuje gospodarkę planową, opierając się na przedsiębiorstwach stanowiących własność społeczną,
4) ogranicza, wypiera i likwiduje klasy społeczne, żyjące z wyzysku robotników i chłopów,
5) zabezpiecza stały wzrost dobrobytu, zdrowotności i poziomu kulturalnego mas ludowych,
6) zapewnia wszechstronny rozwój kultury narodowej.
Artykuł 4.
1. Prawa Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej są wyrazem interesów i woli ludu pracującego.
2. Ścisłe przestrzeganie praw Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej jest podstawowym obowiązkiem każdego organu państwa i każdego obywatela.
3. Wszystkie organy władzy i administracji państwowej działają na podstawie przepisów prawa.
Artykuł 5.
Wszystkie organy władzy i administracji państwowej opierają się w swej działalności na świadomym, czynnym współdziałaniu najszerszych mas ludowych i obowiązane są:
1) zdawać narodowi sprawę ze swej działalności,
2) uważnie rozpatrywać i uwzględniać słuszne wnioski, zażalenia i życzenia obywateli w myśl obowiązujących ustaw,
3) wyjaśniać masom pracującym zasadnicze cele i wytyczne polityki władzy ludowej w poszczególnych dziedzinach działalności państwowej, gospodarczej i kulturalnej.
Artykuł 6.
Siły zbrojne Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej stoją na straży suwerenności i niepodległości Narodu Polskiego, jego bezpieczeństwa i pokoju.
Rozdział 2
Ustrój społeczno-gospodarczy
Artykuł 7.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa, opierając się na uspołecznionych środkach produkcji, wymiany, komunikacji i kredytu, rozwija życie gospodarcze i kulturalne kraju na podstawie narodowego planu gospodarczego, w szczególności przez rozbudowę państwowego przemysłu socjalistycznego, rozstrzygającego czynnika w przekształcaniu stosunków społeczno-gospodarczych.
- Państwo posiada monopol handlu zagranicznego.
- Zasadniczym celem planowej polityki gospodarczej Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej jest stały rozwój sił wytwórczych kraju, nieustanne podnoszenie poziomu życiowego mas pracujących, umacnianie siły, obronności i niezależności Ojczyzny.
Artykuł 8.
Mienie ogólnonarodowe: złoża mineralne, wody, lasy państwowe, kopalnie, drogi, transport kolejowy, wodny i powietrzny, środki łączności, banki, państwowe zakłady przemysłowe, państwowe gospodarstwa rolne i państwowe ośrodki maszynowe, państwowe przedsiębiorstwa handlowe, przedsiębiorstwa i urządzenia komunalne – podlega szczególnej trosce i opiece państwa oraz wszystkich obywateli.
Artykuł 9.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa planowo wzmacnia spójnię gospodarczą między miastem i wsią na podstawie braterskiej współpracy robotników i chłopów.
- W tym celu Polska Rzeczpospolita Ludowa zapewnia nieustanny wzrost produkcji przemysłu państwowego, służącej wszechstronnemu zaspokajaniu potrzeb wytwórczych i konsumpcyjnych ludności wiejskiej, jednocześnie planowo wpływając na stały wzrost towarowej produkcji rolniczej, która zaopatruje przemysł w surowce, a ludność miejską w żywność.
Artykuł 10.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa otacza opieką indywidualne gospodarstwa rolne pracujących chłopów i udziela im pomocy – w celu ochrony przed wyzyskiem kapitalistycznym, zwiększenia produkcji, podwyższenia poziomu rolniczo-technicznego oraz podniesienia ich dobrobytu.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa udziela szczególnego poparcia i wszechstronnej pomocy powstającym na zasadzie dobrowolności rolniczym spółdzielniom produkcyjnym – jako formom gospodarki zespołowej. Dzięki zastosowaniu metod najbardziej wydajnej wspólnej uprawy i mechanizacji pracy gospodarka zespołowa umożliwia pracującym chłopom osiągnięcie przełomu w produkcji i jest środkiem do całkowitego usunięcia wyzysku na wsi oraz do szybkiego i znacznego podniesienia jej dobrobytu i kultury.
- Głównymi formami poparcia i pomocy państwa dla rolniczych spółdzielni produkcyjnych są: państwowe ośrodki maszynowe, dające możność stosowania nowoczesnej techniki, oraz tanie kredyty państwowe.
Artykuł 11.
Polska Rzeczpospolita Ludowa popiera rozwój różnych form ruchu spółdzielczego w mieście i na wsi oraz udziela mu wszechstronnej pomocy w wypełnianiu jego zadań, a własności spółdzielczej, jako własności społecznej, zapewnia szczególną opiekę i ochronę.
Artykuł 12.
Polska Rzeczpospolita Ludowa uznaje i ochrania na podstawie obowiązujących ustaw indywidualną własność i prawo dziedziczenia ziemi, budynków i innych środków produkcji należących do chłopów, rzemieślników i chałupników.
Artykuł 13.
Polska Rzeczpospolita Ludowa poręcza całkowitą ochronę oraz prawo dziedziczenia własności osobistej obywateli.
Artykuł 14.
- Praca jest prawem, obowiązkiem i sprawą honoru każdego obywatela. Pracą swoją, przestrzeganiem dyscypliny pracy, współzawodnictwem pracy i doskonaleniem jej metod lud pracujący miast i wsi wzmacnia siłę i potęgę Ojczyzny, podnosi dobrobyt narodu i przyśpiesza całkowite urzeczywistnienie ustroju socjalistycznego.
- Przodownicy pracy otoczeni są powszechnym szacunkiem narodu.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa coraz pełniej wprowadza w życie zasadę: „od każdego według jego zdolności, każdemu według jego pracy”.
Rozdział 3
Naczelne organy władzy państwowej
Artykuł 15.
- Najwyższym organem władzy państwowej jest Sejm Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej.
- Sejm jako najwyższy wyraziciel woli ludu pracującego miast i wsi urzeczywistnia suwerenne prawa narodu.
- Sejm uchwala ustawy oraz sprawuje kontrolę nad działalnością innych organów władzy i administracji państwowej.
Artykuł 16.
- Posłów na Sejm wybierają obywatele według okręgów wyborczych w stosunku: jeden poseł na 60 000 mieszkańców.
- Ważność wyboru posła stwierdza Sejm.
- Poseł nie może być pociągnięty do odpowiedzialności karno-sądowej ani aresztowany bez zgody Sejmu, a w okresie kiedy Sejm nie obraduje – bez zgody Rady Państwa.
Artykuł 17.
- Sejm obraduje na sesjach. Sesje Sejmu zwołuje Rada Państwa co najmniej dwa razy do roku. Rada Państwa obowiązana jest zwołać sesję również na pisemny wniosek jednej trzeciej ogólnej liczby posłów.
- Pierwsza sesja nowoobranego Sejmu powinna być zwołana w ciągu miesiąca od dnia wyborów.
Artykuł 18.
- Sejm wybiera ze swego grona Marszałka, wicemarszałków i komisje.
- Marszałek lub w jego zastępstwie wicemarszałek kieruje obradami i czuwa nad tokiem prac Sejmu.
- Obrady Sejmu są jawne. Sejm może uchwalić tajność obrad, jeżeli wymaga tego dobro państwa.
- Porządek prac Sejmu, rodzaj i liczbę komisji określa regulamin uchwalony przez Sejm.
Artykuł 19.
- Sejm uchwala narodowe plany gospodarcze na okresy kilkuletnie.
- 2. Sejm uchwala corocznie budżet państwa.
Artykuł 20.
- Inicjatywa ustawodawcza przysługuje Radzie Państwa, Rządowi i posłom.
- Ustawy uchwalone przez Sejm podpisują Przewodniczący Rady Państwa i jej Sekretarz. Ogłoszenie ustawy w dzienniku Ustaw zarządza Przewodniczący Rady Państwa.
Artykuł 21.
Sejm może powołać komisję dla zbadania określonej sprawy. Uprawnienia i tryb działania komisji ustala Sejm.
Artykuł 22.
Prezes Rady Ministrów lub poszczególni ministrowie obowiązani są do udzielenia w ciągu siedmiu dni odpowiedzi na interpelację posła.
Artykuł 23.
- Sejm jest wybierany na okres lat czterech.
- Wybory do Sejmu zarządza Rada Państwa nie później niż na miesiąc przed upływem kadencji Sejmu, wyznaczając datę wyborów na dzień wolny od pracy, przypadający w ciągu dwóch miesięcy po upływie kadencji Sejmu.
Artykuł 24.
- Sejm wybiera ze swego grona na pierwszym posiedzeniu Radę Państwa w składzie: Przewodniczący Rady Państwa, czterej zastępcy Przewodniczącego, Sekretarz Rady Państwa, dziewięciu członków.
- Marszałek Sejmu i wicemarszałkowie mogą być wybrani do Rady Państwa jako zastępcy Przewodniczącego lub członkowie.
- Po upływie kadencji Sejmu Rada Państwa działa aż do wyboru Rady Państwa przez nowoobrany Sejm.
Artykuł 25.
- Rada Państwa:
1) zarządza wybory do Sejmu,
2) zwołuje sesje Sejmu,
3) ustala powszechnie obowiązującą wykładnię ustaw,
4) wydaje dekrety z mocą ustawy,
5) mianuje i odwołuje pełnomocnych przedstawicieli Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej w innych państwach,
6) przyjmuje listy uwierzytelniające i odwołujące akredytowanych przy Radzie Państwa przedstawicieli dyplomatycznych innych państw,
7) ratyfikuje i wypowiada umowy międzynarodowe,
8) obsadza stanowiska cywilne i wojskowe, przewidziane ustawami,
9) nadaje ordery, odznaczenia i tytuły honorowe,
10) stosuje prawo łaski,
11) wykonuje inne funkcje, przewidziane dla Rady Państwa w Konstytucji lub przekazane jej przez ustawy.
- Rada Państwa podlega w całej swojej działalności Sejmowi.
- Rada Państwa działa na zasadzie kolegialności.
- Radę Państwa reprezentuje Przewodniczący lub jego zastępca.
Artykuł 26.
- W okresach między sesjami Sejmu Rada Państwa wydaje dekrety z mocą ustawy. Rada Państwa przedstawia dekrety Sejmowi na najbliższej sesji do zatwierdzenia.
- Dekrety wydane przez Radę Państwa podpisują Przewodniczący Rady Państwa i jej Sekretarz. Ogłoszenie dekretu w Dzienniku Ustaw zarządza Przewodniczący Rady Państwa.
Artykuł 27.
Rada Państwa sprawuje zwierzchni nadzór nad radami narodowymi. Szczegółowe uprawnienia Rady Państwa w tej dziedzinie określa ustawa.
Artykuł 28.
- Postanowienie o stanie wojny może być powzięte jedynie w razie dokonania zbrojnego napadu na Polską Rzeczpospolitą Ludową albo gdy z umów międzynarodowych wynika konieczność wspólnej obrony przeciwko agresji. Postanowienie takie uchwala Sejm, a gdy Sejm nie obraduje – Rada Państwa.
- Rada Państwa może wprowadzić stan wojenny na części lub na całym terytorium Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej, jeżeli wymaga tego wzgląd na obronność lub bezpieczeństwo państwa. Z tych samych powodów Rada Państwa może ogłosić częściową lub powszechną mobilizację.
Rozdział 4
Naczelne organy administracji państwowej
Artykuł 29.
- Sejm powołuje i odwołuje Rząd Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej – Radę Ministrów lub poszczególnych jej członków.
- W okresach między sesjami Sejmu Rada Państwa na wniosek Prezesa Rady Ministrów powołuje i odwołuje członków Rady Ministrów. Rada Państwa przedstawia swoją uchwałę Sejmowi na najbliższej sesji do zatwierdzenia.
Artykuł 30.
- Rada Ministrów jest naczelnym wykonawczym i zarządzającym organem władzy państwowej.
- Rada Ministrów odpowiada i zdaje sprawę ze swojej działalności przed Sejmem, a gdy Sejm nie obraduje – przed Radą Państwa.
Artykuł 31.
W skład Rady Ministrów wchodzą: Prezes Rady Ministrów jako jej przewodniczący, wiceprezesi Rady Ministrów, ministrowie, przewodniczący określonych w ustawie komisji i komitetów sprawujących funkcje naczelnych organów administracji państwowej.
Artykuł 32.
Rada Ministrów:
1) koordynuje działalność ministerstw i innych podległych sobie organów oraz nadaje kierunek ich pracy,
2) uchwala corocznie i przedstawia Sejmowi projekt budżetu państwa, uchwala i przedstawia Sejmowi projekt narodowego planu gospodarczego na okres kilkuletni,
3) uchwala roczne narodowe plany gospodarcze,
4) zapewnia wykonanie ustaw,
5) czuwa nad wykonaniem narodowego planu gospodarczego i budżetu państwa,
6) przedstawia Sejmowi corocznie sprawozdanie z wykonania budżetu państwa,
7) zapewnia ochronę porządku publicznego, interesów państwa i praw obywateli,
8) na podstawie ustaw i w celu ich wykonania wydaje rozporządzenia, podejmuje uchwały oraz czuwa nad ich wykonaniem,
9) sprawuje ogólne kierownictwo w dziedzinie stosunków z innymi państwami,
10) sprawuje ogólne kierownictwo w dziedzinie obronności kraju i organizacji sił zbrojnych Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej oraz określa corocznie kontyngent obywateli powoływanych do czynnej służby wojskowej,
11) kieruje pracą organów wykonawczych i zarządzających rad narodowych.
Artykuł 33.
1. Ministrowie kierują określonymi działami administracji państwowej. Zakres działania ministrów określają ustawy.
2. Ministrowie wydają na podstawie ustaw i w celu ich wykonania rozporządzenia i zarządzenia.
- Rada Ministrów może uchylić rozporządzenie lub zarządzenie wydane przez ministra.
Rozdział 5
Terenowe organy władzy państwowej
Artykuł 34.
- Organami władzy państwowej w gminach, miastach, dzielnicach większych miast, powiatach i województwach są rady narodowe.
- Rady narodowe wybierane są przez ludność na okres lat czterech.
Artykuł 35.
Rady narodowe wyrażają wolę ludu pracującego oraz rozwijają jego inicjatywę twórczą i aktywność w celu pomnażania sił, dobrobytu i kultury narodu.
Artykuł 36.
Rady narodowe umacniają więź władzy państwowej z ludem pracującym miast i wsi, przyciągając coraz szersze rzesze ludzi pracy do udziału w rządzeniu państwem.
Artykuł 37.
Rady narodowe kierują w swoim zakresie działalnością gospodarczą, społeczną i kulturalną, wiążąc potrzeby terenu z zadaniami ogólnopaństwowymi.
Artykuł 38.
Rady narodowe troszczą się stale o codzienne potrzeby i interesy ludności, zwalczają wszelkie przejawy samowoli i biurokratycznego stosunku do obywatela, sprawują i rozwijają kontrolę społeczną działalności urzędów, przedsiębiorstw, zakładów i instytucji.
Artykuł 39.
Rady narodowe dbają o utrzymanie porządku publicznego i czuwają nad przestrzeganiem praworządności ludowej, ochraniają własność społeczną, zabezpieczają prawa obywateli, współdziałają w umacnianiu obronności i bezpieczeństwa państwa.
Artykuł 40.
Rady narodowe wykorzystują wszelkie zasoby i możliwości terenu dla jego wszechstronnego rozwoju gospodarczego i kulturalnego, dla coraz lepszego zaspokajania potrzeb ludności w zakresie zaopatrzenia i usług oraz dla rozbudowy instytucji i urządzeń komunalnych, oświatowych, kulturalnych, sanitarnych i sportowych.
Artykuł 41.
Rady narodowe uchwalają terenowe plany gospodarcze oraz budżety terenowe.
Artykuł 42.
- Rady narodowe obradują na sesjach.
- Organami wykonawczymi i zarządzającymi rad narodowych są wybierane przez nie prezydia.
- Prezydium rady narodowej podlega radzie narodowej, która je wybrała, oraz prezydium rady narodowej wyższego stopnia.
Artykuł 43.
Rady narodowe powołują komisje dla poszczególnych dziedzin swojej działalności. Komisje rad narodowych utrzymują stałą i ścisłą więź z ludnością, mobilizują ją do współudziału w realizacji zadań rady, wykonują z ramienia rady kontrolę społeczną oraz występują z inicjatywą wobec rady i jej organów.
Artykuł 44.
- Rada narodowa uchyla uchwałę rady niższego stopnia lub jej prezydium, jeżeli uchwała jest sprzeczna z prawem lub niezgodna z zasadniczą linią polityki państwa.
- Prezydium rady narodowej może zawiesić wykonanie uchwały rady narodowej niższego stopnia i przedstawić sprawę do rozstrzygnięcia na najbliższym posiedzeniu swojej rady narodowej.
Artykuł 45.
Szczegółowy skład oraz zakres i tryb działalności rad narodowych i ich organów określa ustawa.
Rozdział 6
Sąd i prokuratura
Artykuł 46.
- Wymiar sprawiedliwości w Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej sprawują: Sąd Najwyższy, sądy wojewódzkie, sądy powiatowe i sądy szczególne.
- Ustrój, właściwość oraz postępowanie sądów określają ustawy.
Artykuł 47.
Sądy wydają wyroki w imieniu Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej.
Artykuł 48.
Sądy stoją na straży ustroju Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej, ochraniają zdobycze polskiego ludu pracującego, strzegą praworządności ludowej, własności społecznej i praw obywateli, karzą przestępców.
Artykuł 49.
Rozpoznawanie i rozstrzyganie spraw w sądach odbywa się z udziałem ławników ludowych, z wyjątkiem przypadków określonych w ustawie.
Artykuł 50.
- Sędziowie i ławnicy ludowi są wybierani.
- Tryb wyboru oraz kadencję sędziów i ławników sądów wojewódzkich i powiatowych określa ustawa.
- Tryb powoływania sędziów sądów szczególnych określa ustawa.
Artykuł 51.
- Sąd Najwyższy jest naczelnym organem sądowym i sprawuje nadzór nad działalnością wszystkich innych sądów w zakresie orzekania.
- Tryb wykonywania nadzoru przez Sąd Najwyższy określa ustawa.
- Sąd Najwyższy wybiera Rada Państwa na okres lat pięciu.
Artykuł 52.
Sędziowie są niezawiśli i podlegają tylko ustawom.
Artykuł 53.
- Rozpoznawanie spraw przed wszystkimi sądami Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej odbywa się jawnie. Ustawa może określić wyjątki od tej zasady.
- Oskarżonemu poręcza się prawo do obrony. Oskarżony może mieć obrońcę z wyboru lub z urzędu.
Artykuł 54.
- Prokurator Generalny Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej strzeże praworządności ludowej, czuwa nad ochroną własności społecznej, zabezpiecza poszanowanie praw obywateli.
- Prokurator Generalny czuwa w szczególności nad ściganiem przestępstw godzących w ustrój, bezpieczeństwo i niezawisłość Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej.
- Zakres i tryb działania Prokuratora Generalnego określa ustawa.
Artykuł 55.
- Prokuratora Generalnego Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej powołuje i odwołuje Rada Państwa.
- Tryb powoływania i odwoływania prokuratorów podległych Prokuratorowi Generalnemu jak również zasady organizacji i postępowania organów prokuratury określa ustawa.
- Prokurator Generalny zdaje sprawę Radzie Państwa z działalności prokuratury.
Artykuł 56.
Organy prokuratury podlegają Prokuratorowi Generalnemu Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej i w sprawowaniu swych funkcji są niezależne od organów terenowych.
Rozdział 7
Podstawowe prawa i obowiązki obywateli
Artykuł 57.
Polska Rzeczpospolita Ludowa, utrwalając i pomnażając zdobycze ludu pracującego, umacnia i rozszerza prawa i wolności obywateli.
Artykuł 58.
- Obywatele Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej mają prawo do pracy, to znaczy prawo do zatrudnienia za wynagrodzeniem według ilości i jakości pracy.
- Prawo do pracy zapewniają: społeczna własność podstawowych środków produkcji, rozwój na wsi ustroju społeczno – spółdzielczego, wolnego od wyzysku, planowy wzrost sił wytwórczych, usunięcie źródeł kryzysów ekonomicznych, likwidacja bezrobocia.
Artykuł 59.
- Obywatele Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej mają prawo do wypoczynku.
- Prawo do wypoczynku zapewniają robotnikom i pracownikom umysłowym: ustawowe skrócenie czasu pracy przez urzeczywistnienie ośmiogodzinnego dnia pracy oraz krótszego czasu pracy w przypadkach przewidzianych ustawami, ustawowo określone dni wolne od pracy, coroczne płatne urlopy.
- Organizacja wczasów, rozwój turystyki, uzdrowisk, urządzeń sportowych, domów kultury, klubów, świetlic, parków i innych urządzeń wypoczynkowych stwarzają możliwości zdrowego i kulturalnego wypoczynku dla coraz szerszych rzesz ludu pracującego miast i wsi.
Artykuł 60.
- Obywatele Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej mają prawo do ochrony zdrowia oraz do pomocy w razie choroby lub niezdolności do pracy.
- Coraz szerszemu urzeczywistnianiu tego prawa służą:
1) rozwój ubezpieczenia społecznego robotników i pracowników umysłowych na wypadek choroby, starości i niezdolności do pracy oraz rozbudowa różnych form pomocy społecznej,
2) rozwój organizowanej przez państwo ochrony zdrowia ludności, rozbudowa urządzeń sanitarnych i podnoszenie stanu zdrowotnego miast i wsi, stałe polepszanie warunków bezpieczeństwa, ochrony i higieny pracy, szeroka akcja zapobiegania chorobom i ich zwalczania, coraz szersze udostępnianie bezpłatnej pomocy lekarskiej, rozbudowa szpitali, sanatoriów, ambulatoriów, wiejskich ośrodków zdrowia, opieka nad inwalidami.
Artykuł 61.
- Obywatele Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej mają prawo do nauki.
- Prawo do nauki zapewniają w coraz szerszym zakresie:
1) powszechne, bezpłatne i obowiązkowe szkoły podstawowe,
2) stała rozbudowa szkolnictwa średniego ogólnokształcącego i zawodowego oraz szkolnictwa wyższego,
3) pomoc państwa w podnoszeniu kwalifikacji obywateli zatrudnionych w zakładach przemysłowych i innych ośrodkach pracy w mieście i na wsi,
4) system stypendiów państwowych, rozbudowa burs, internatów i domów akademickich oraz innych form pomocy materialnej dla dzieci robotników, pracujących chłopów i inteligencji.
Artykuł 62.
- Obywatele Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej mają prawo do korzystania ze zdobyczy kultury i do twórczego udziału w rozwoju kultury narodowej.
- Prawo to zapewniają coraz szerzej: rozwój i udostępnienie ludowi pracującemu miast i wsi bibliotek, książek, prasy, radia, kin, teatrów, muzeów i wystaw, domów kultury, klubów, świetlic, wszechstronne popieranie i pobudzanie twórczości kulturalnej mas ludowych i rozwoju talentów twórczych.
Artykuł 63.
Polska Rzeczpospolita Ludowa dba o wszechstronny rozwój nauki, opartej na dorobku przodującej myśli ludzkiej i postępowej myśli polskiej – nauki w służbie narodu.
Artykuł 64.
Polska Rzeczpospolita Ludowa troszczy się o rozwój literatury i sztuki, wyrażających potrzeby i dążenia narodu, odpowiadających najlepszym postępowym tradycjom twórczości polskiej.
Artykuł 65.
Polska Rzeczpospolita Ludowa szczególną opieką otacza inteligencję twórczą – pracowników nauki, oświaty, literatury i sztuki oraz pionierów postępu technicznego, racjonalizatorów i wynalazców.
Artykuł 66.
- Kobieta w Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej ma równe z mężczyzną prawa we wszystkich dziedzinach życia państwowego, politycznego, gospodarczego, społecznego i kulturalnego.
- Gwarancję równouprawnienia kobiety stanowią:
1) równe z mężczyzną prawo do pracy i wynagrodzenia według zasady „równa płaca za równą pracę”, prawo do wypoczynku, do ubezpieczenia społecznego, do nauki, do godności i odznaczeń, do zajmowania stanowisk publicznych,
2) opieka nad matką i dzieckiem, ochrona kobiety ciężarnej, płatny urlop w okresie przed porodem i po porodzie, rozbudowa sieci zakładów położniczych, żłobków i przedszkoli, rozwój sieci zakładów usługowych i żywienia zbiorowego.
Artykuł 67.
- Małżeństwo i rodzina znajdują się pod opieką i ochroną Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej. Rodziny o licznym potomstwie państwo otacza szczególną troską.
- Urodzenie poza małżeństwem nie uszczupla praw dziecka.
Artykuł 68.
Polska Rzeczpospolita Ludowa otacza szczególnie troskliwą opieką wychowanie młodzieży i zapewnia jej najszersze możliwości rozwoju.
Artykuł 69.
- Obywatele Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej niezależnie od narodowości, rasy i wyznania mają równe prawa we wszystkich dziedzinach życia państwowego, politycznego, gospodarczego, społecznego i kulturalnego. Naruszenie tej zasady przez jakiekolwiek bezpośrednie lub pośrednie uprzywilejowanie albo ograniczenie w prawach ze względu na narodowość, rasę czy wyznanie podlega karze.
- Szerzenie nienawiści lub pogardy, wywoływanie waśni albo poniżanie człowieka ze względu na różnice narodowości, rasy czy wyznania, jest zakazane.
Artykuł 70.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa zapewnia obywatelom wolność sumienia i wyznania. Kościół i inne związki wyznaniowe mogą swobodnie wypełniać swoje funkcje religijne. Nie wolno zmuszać obywateli do niebrania udziału w czynnościach lub obrzędach religijnych. Nie wolno też nikogo zmuszać do udziału w czynnościach lub obrzędach religijnych.
- Kościół jest oddzielony od państwa. Zasady stosunku państwa do kościoła oraz sytuację prawną i majątkową związków wyznaniowych określają ustawy.
- Nadużywanie wolności sumienia i wyznania dla celów godzących w interesy Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej jest karane.
Artykuł 71.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa zapewnia obywatelom wolność słowa, druku, zgromadzeń i wieców, pochodów i manifestacji.
- Urzeczywistnieniu tej wolności służy oddanie do użytku ludu pracującego i jego organizacji drukarni, zasobów papieru, gmachów publicznych i sal, środków łączności, radia oraz innych niezbędnych środków materialnych.
Artykuł 72.
- W celu rozwoju aktywności politycznej, społecznej, gospodarczej i kulturalnej ludu pracującego miast i wsi Polska Rzeczpospolita Ludowa zapewnia obywatelom prawo zrzeszania się.
- Organizacje polityczne, związki zawodowe, zrzeszenia pracujących chłopów, zrzeszenia spółdzielcze, organizacje młodzieżowe, kobiece, sportowe i obronne, stowarzyszenia kulturalne, techniczne i naukowe, jak również inne organizacje społeczne ludu pracującego – skupiają obywateli dla czynnego udziału w życiu politycznym, społecznym, gospodarczym i kulturalnym.
- Tworzenie zrzeszeń i udział w zrzeszeniach, których cel lub działalność godzą w ustrój polityczny i społeczny albo w porządek prawny Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej, jest zakazane.
Artykuł 73.
- Obywatele mają prawo zwracania się do wszystkich organów państwa ze skargami i zażaleniami.
- Skargi i zażalenia obywateli powinny być rozpatrywane i załatwiane szybko i sprawiedliwie. Winni przewlekania albo przejawiający bezduszny i biurokratyczny stosunek do skarg i zażaleń obywateli pociągani będą do odpowiedzialności.
Artykuł 74.
- Polska Rzeczpospolita Ludowa zapewnia obywatelom nietykalność osobistą. Pozbawienie obywatela wolności może nastąpić tylko w przypadkach, określonych ustawą. Zatrzymany powinien być zwolniony, jeżeli w ciągu 48 godzin od chwili zatrzymania nie doręczono mu postanowienia sądu lub prokuratora o aresztowaniu.
- Ustawa ochrania nienaruszalność mieszkań i tajemnicę korespondencji. Przeprowadzenie rewizji domowej dopuszczalne jest jedynie w przypadkach, określonych ustawą.
- Przepadek mienia może nastąpić jedynie w przypadkach przewidzianych ustawą, na podstawie prawomocnego orzeczenia.
Artykuł 75.
Polska Rzeczpospolita Ludowa udziela azylu obywatelom państw obcych, prześladowanych za obronę interesów mas pracujących, walkę o postęp społeczny, działalność w obronie pokoju, walkę narodowo-wyzwoleńczą lub działalność naukową.
Artykuł 76.
Obywatel Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej jest obowiązany przestrzegać przepisów Konstytucji i ustaw oraz socjalistycznej dyscypliny pracy, szanować zasady współżycia społecznego, wypełniać sumiennie obowiązki wobec państwa.
Artykuł 77.
- Każdy obywatel Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej obowiązany jest strzec własności społecznej i umacniać ją jako niewzruszoną podstawę rozwoju państwa, źródło bogactwa i siły Ojczyzny.
- Osoby, które dopuszczają się sabotażu, dywersji, szkodnictwa lub innych zamachów na własność społeczną, karane są z całą surowością prawa.
Artykuł 78.
- Obrona Ojczyzny jest najświętszym obowiązkiem każdego obywatela.
- Służba wojskowa jest zaszczytnym obowiązkiem patriotycznym obywateli Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej.
Artykuł 79.
- Czujność wobec wrogów narodu oraz pilne strzeżenie tajemnicy państwowej jest obowiązkiem każdego obywatela Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej.
- Zdrada Ojczyzny: szpiegostwo, osłabianie sił zbrojnych, przejście na stronę wroga – karana jest z całą surowością prawa jako najcięższa zbrodnia.
Rozdział 8
Zasady prawa wyborczego
Artykuł 80.
Wybory do Sejmu oraz do rad narodowych są powszechne, równe, bezpośrednie i odbywają się w głosowaniu tajnym.
Artykuł 81.
Prawo wybierania ma każdy obywatel, który ukończył lat 18, bez względu na płeć, przynależność narodową i rasową, wyznanie, wykształcenie, czas zamieszkiwania, pochodzenie społeczne, zawód i stan majątkowy.
Artykuł 82.
Każdy obywatel może być wybrany do rady narodowej po ukończeniu lat 18, do Sejmu zaś – po ukończeniu lat 21.
Artykuł 83.
Kobiety mają wszystkie prawa wyborcze na równi z mężczyznami.
Artykuł 84.
Wojskowi mają wszystkie prawa wyborcze na równi z osobami cywilnymi.
Artykuł 85.
Prawa wyborcze nie przysługują osobom chorym umysłowo oraz osobom, które orzeczeniem sądowym zostały pozbawione praw publicznych.
Artykuł 86.
Kandydatów na posłów i członków rad narodowych zgłaszają organizacje polityczne i społeczne, zrzeszające obywateli w miastach i wsiach.
Artykuł 87.
Poseł i członek rady narodowej powinni zdawać sprawę wyborcom ze swojej pracy i z działalności organu, do którego zostali wybrani.
Artykuł 88.
Sposób zgłaszania kandydatur i przeprowadzania wyborów oraz tryb odwoływania posłów i członków rad narodowych określa ustawa.
Rozdział 9
Godło, barwy i stolica Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej
Artykuł 89.
- Godłem Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej jest wizerunek orła białego w czerwonym polu.
- Barwami Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej są kolory biały i czerwony.
- Szczegóły określa ustawa.
Artykuł 90.
Stolicą Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej jest miasto bohaterskich tradycji Narodu Polskiego – Warszawa.
Rozdział 10
Zmiana Konstytucji
Artykuł 91.
Zmiana Konstytucji może nastąpić tylko w drodze ustawy, uchwalonej przez Sejm Polskiej Rzeczypospolitej Ludowej większością co najmniej dwu trzecich głosów w obecności co najmniej połowy ogólnej liczby posłów.