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Accordo fra la Santa Sede e la Repubblica di Slovenia sulle questioni giuridiche
La Santa Sede e la Repubblica di Slovenia
considerando l'Accordo stipulato per l'avvio dei rapporti diplomatici fra le Parti;
facendo riferimento, la Santa Sede ai documenti del Concilio Vaticano II e alle prescrizioni del Diritto Canonico e la Repubblica Slovena alle norme della Costituzione e in particolare agli articoli non. 7 e 41;
tenendo presente l'importanza dei diritti dell'uomo e richiamandosi, in particolare, ai principi internazionali riconosciuti sulla libertà di pensiero, coscienza e religione;
partendo dal plurisecolare legame storico fra la Chiesa Cattolica ed il popolo sloveno;
desiderando confermare mediante un accordo internazionale, lo stato giuridico della Chiesa Cattolica nella Repubblica di Slovenia, e consolidare il quadro giuridico delle relazioni della Chiesa Cattolica con la Repubblica di Slovenia nonché contribuire alla soluzione delle questioni aperte;
hanno stabilito di comune accordo quanto segue:
Art. 1
La Santa Sede e la Repubblica di Slovenia riaffermano che la Chiesa Cattolica e lo Stato sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti ed autonomi, e si impegnano al pieno rispetto di tale principio nel loro rapporti reciproci e alla collaborazione per la promozione della persona e del bene comune.
La Chiesa Cattolica nella Repubblica di Slovenia svolge la sua attività in piena libertà, in conformità alle norme del Diritto Canonico e nel rispetto dell'ordine giuridico della Repubblica di Slovenia.
Art. 2
La Repubblica di Slovenia riconosce la personalità giuridica della Chiesa Cattolica.
La Repubblica di Slovenia riconosce anche la personalità giuridica di tutte le istituzioni ecclesiastiche territoriali e personali con sede nella Repubblica di Slovenia, che hanno questa personalità secondo le norme del Diritto Canonico. L'Autorità ecclesiastica, nel rispetto dell'ordine giuridico della Repubblica di Slovenia, ne farà debita notifica ai competenti organi dello Stato, affinché essi le registrino.
Art. 3
L'ordinamento giuridico della Repubblica di Slovenia assicura alla Chiesa Cattolica la libertà di culto, di catechesi e di tutte le altre attività.
L'autorità competente della Chiesa Cattolica, nel rispetto dell'ordine giuridico della Repubblica di Slovenia, notifica all'autorità competente dello Stato tutte le attività liturgiche straordinarie e altre riunioni religiose pubbliche straordinarie (pellegrinaggi, processioni, incontri).
Art. 4
Spetta esclusivamente all'autorità ecclesiastica competente erigere, mutare e sopprimere le strutture ecclesiastiche, e in particolare le circoscrizioni territoriali ecclesiastiche (arcidiocesi, diocesi, amministrazioni apostoliche, prelature territoriali e personali, abbazie) conventi, parrocchie, associazioni di vita consacrata e di apostolato.
Nessuna diocesi della Chiesa Cattolica nella Repubblica di Slovenia avrà territori fuori del confine della Repubblica di Slovenia e nessuna parte del territorio della Repubblica di Slovenia potrà appartenere a una diocesi, la cui sede si trovi fuori del territorio della Repubblica di Slovenia.
Art. 5
Spetta alla Chiesa Cattolica provvedere gli uffici ecclesiastici in conformità alle norme del Diritto Canonico.
La nomina, l'accettazione delle dimissioni e la rimozione dei Vescovi competono esclusivamente alla Santa Sede.
Art. 6
La Chiesa Cattolica nella Repubblica di Slovenia e le sue persone giuridiche e fisiche possono liberamente comunicare e mantenere contatti con la Santa Sede e tra di loro senza ostacoli.
Le stesse possono anche liberamente instaurare rapporti e collaborare con le altre Conferenze Episcopali, altre associazioni ecclesiali, altre organizzazioni e persone giuridiche, sia in patria sia all'estero.
Art. 7
La Chiesa Cattolica ha la piena libertà di possedere mezzi di comunicazione ed ha, ugualmente alle altre persone giuridiche, diritto di accesso a tutti i mezzi pubblici di comunicazione.
Art. 8
Le persone giuridiche della Chiesa Cattolica possono erigere associazioni nel rispetto della legislazione della Repubblica di Slovenia.
La Repubblica di Slovenia riconosce il diritto dei fedeli di istituire associazioni, conformi alle norme e agli scopi definiti dal Diritto Canonico e libere di svolgere attività pubbliche. Gli aspetti civili delle attività intraprese da tali associazioni ecclesiastiche saranno regolati dalle rispettive norme della legislazione slovena.
Le persone giuridiche della Chiesa Cattolica possono erigere fondazioni che opereranno nel rispetto delle leggi della Repubblica di Slovenia.
Art. 9
Le persone giuridiche della Chiesa Cattolica con sede nella Repubblica di Slovenia possono, in conformità alle leggi della Repubblica di Slovenia, acquistare, possedere, usufruire, alienare mobili e immobili e possono ottenere e rinunciare al diritto di proprietà e ad altri diritti reali.
Art. 10
La Chiesa Cattolica, nel rispetto delle leggi della Repubblica di Slovenia e in conformità alle norme del Diritto Canonico, ha il diritto di istituire e gestire scuole di ogni ordine e grado, collegi e altre istituzioni di insegnamento e di educazione.
Lo Stato sovvenzionerà i centri di cui al paragrafo precedente, secondo gli stessi criteri, seguiti per simili istituzioni private.
Gli alunni e studenti di questi centri godranno dello status di cui godono gli studenti dei centri di insegnamento pubblico.
Art. 11
Le autorità competenti della Chiesa e le autorità competenti dello Stato nonché gli organismi delle comunità locali collaboreranno per conservare e salvaguardare i monumenti e altri beni culturali, nonché gli archivi che sono di proprietà della Chiesa.
Art. 12
Nella Repubblica di Slovenia è assicurato il rispetto completo della libertà religiosa agli individui negli ospedali, nelle case di cura, nelle carceri e in altre istituzioni i cui residenti hanno difficoltà di libero movimento.
La Chiesa Cattolica, in conformità alle relative leggi sulla materia, ha diritto di svolgere attività pastorali in tali istituzioni.
Art. 13
Le istituzioni ecclesiastiche caritative e sociali, e le organizzazioni che si occupano di beneficenza e solidarietà sociale organizzate in conformità alla legge slovena, riceveranno lo stesso trattamento riservato alle simili organizzazioni umanitarie operanti nel Paese, per quanto riguarda le agevolazioni, gli aiuti e altri provvedimenti di sostegno.
Art. 14
La Santa Sede e la Repubblica di Slovenia si impegnano di risolvere di comune accordo, per via diplomatica, dubbi o difficoltà che potrebbero sorgere nel l'interpretazione e nell’applicazione delle disposizioni del presente Accordo.
La Santa Sede e la Repubblica di Slovenia si impegnano nel proseguire la trattazione di tutte le questioni aperte, che non sono oggetto di questo Accordo, in vista di una loro soluzione pattizia.
Art. 15
Il presente Accordo sarà ratificato secondo le nonne procedurali proprie delle Alte Parti contraenti ed entrerà in vigore al momento dello scambio degli strumenti di ratifica.
(*) SCAMBIO DEGLI STRUMENTI DI RATIFICA DELL’ACCORDO TRA LA SANTA SEDE E LA REPUBBLICA DI SLOVENIA
Oggi, 28 maggio 2004, alle ore 10,15, nel Palazzo Vaticano, Sua Eminenza il Signor Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, e Sua Eccellenza il Signor Anton Rop, Primo Ministro della Repubblica di Slovenia, hanno proceduto allo scambio degli strumenti di ratifica dell'Accordo fra la Santa Sede e la Repubblica di Slovenia su questioni giuridiche, firmato a Ljubljana il 14 dicembre 2001.
Al solenne atto hanno partecipato:
da parte della Santa Sede: S.E. Mons. Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati; Rev.mo Mons. Pietro Parolin, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati; Rev.do Mons. Tommaso Caputo, Capo del Protocollo; Rev.do Mons. Joseph Marino, Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati; Rev.do Mons. Piero Pioppo, Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Sezione per gli Affari Generali.
da parte statale: Sig. Iztok Mirošič, Consigliere del Primo Ministro; S.E. dott. Ludvik Toplak, Ambasciatore della Repubblica di Slovenia presso la Santa Sede; Sig.ra Marijana Kanduti, Consulente del Presidente del Governo per le relazione pubbliche; Sig. Urban Gantar, Addetto del Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Slovenia.
Con tale atto, a norme dell'Articolo 15, l'Accordo è entrato in vigore.
Firmato il 14 dicembre 2001.
Ratificato il 28 maggio 2004(*).
© FB
S M L O U V A MEZI SVATÝM STOLCEM A SLOVINSKOU REPUBLIKOU O PRÁVNÍCH OTÁZKACH
Svatý stolec a Slovinská republika
berouce v úvahu dohodu podepsanou v očekávání znovunavázání diplomatických styků,
odvolávající se, Svatý stolec na dokumenty II. Vatikánského koncilu a na normy kanonického práva, Slovinská republika na normy Ústavy a zvláště pak na články č. 7 a 41 o náboženské svobodě a svobodě myšlení,
vědomy si významu lidských práv a odvolávající se na obzvláště na uznávané mezinárodní principy týkající se svobody myšlení, svobody svědomí a svobody náboženské,
uznávajíce staleté historické vazby mezi katolickou církví a slovinským lidem,
ve snaze potvrdit mezinárodní smlouvou právní statut katolické církve ve Slovinské republice, jakož i přispět k vyřešení otevřených záležitostí,
se dohodly takto :
Článek 1
Svatý stolec a Slovinská republika znovu potvrzují, že katolická církev a stát jsou, každý ve svém řádu, nezávislí a samostatní a zavazují se k plnému respektování tohoto principu ve svých vzájemných vztazích a ke spolupráci a podpoře osoby a společného dobra.
Katolická církev vyvíjí ve Slovinské republice svou činnost v naprosté svobodě, v souladu s normami kanonického práva a vsouladu správním řádem Slovinské republiky.
Článek 2
Slovinská republika uznává právní subjektivitu katolické církve.
Slovinská republika též uznává právní subjektivitu všech územních a osobních církevních institucí ve Slovinské republice, které mají tuto subjektivitu podle norem kanonického práva. Církevní orgán o tom povinně zpraví příslušné státní orgány, aby je zaregistrovaly.
Článek 3
Právní řád Slovinské republiky zajišťuje katolické církvi svobodu kultu, výuky náboženství a všech dalších aktivit.
Příslušný orgán katolické církve oznámí příslušnému orgánu státu mimořádné liturgické aktivity a další (veřejná) církevní shromáždění (poutě, procesí, setkání).
Článek 4
Je výhradním právem příslušného církevního orgánu ustavovat, měnit a rušit církevní struktury, zvláště co se týče zřizování, změn a rušení teritoriálních církevních obvodů, arcidiecézí, diecézí, apoštolských administratur, územních a osobních prelatur, opatství, klášterů, farností, společností zasvěceného života a apoštolátu.
Žádná z diecézí katolické církve ve Slovinské republice nebude mít území mimo hranice Slovinské republiky a žádná část území Slovinské republiky nesmí náležet diecézi, jejíž sídlo se nachází mimo území Slovinské republiky.
Článek 5
Katolické církvi přísluší zřizovat církevní úřady v souladu s kanonickým právem.
Jmenování, přijímání demisí a odvolávání biskupů přísluší výhradně Svatému stolci.
Článek 6
Katolická církev ve slovinské republice a její právnické a fyzické osoby mohou svobodně komunikovat a udržovat kontakty se Svatým stolcem a navzájem mezi sebou bez jakýchkoliv překážek.
Mohou též svobodně navazovat vztahy a spolupracovat s dalšími biskupskými konferencemi, dalšími církevními organizacemi, dalšími organizacemi a právnickými osobami, ve vlasti i v zahraničí.
Článek 7
Katolická církev je zcela svobodna a má všechny předpoklady k tomu, aby zakládala sdělovací prostředky, tak jako ostatní právnické osoby ve slovinské republice, a má možnost přístupu do veřejnoprávních i dalších sdělovacích prostředků.
Článek 8
Právnické osoby katolické církve mohou zakládat sdružení.
Slovinská republika uznává právo věřících vytvářet sdružení v souladu s předpisy a cíli definovanými kanonickým právem a svobodně vykonávat veřejné aktivity. Občanskoprávní aspekty aktivit vykonávaných takovýmito sdruženími budou upraveny příslušnými předpisy slovinské legislativy.
Právnické osoby katolické církve mohou ustavovat nadace, působící v souladu se zákony slovinské republiky.
Článek 9
Právnické osoby katolické církve mohou, v souladu se zákony Slovinské republiky, kupovat, vlastnit, využívat, zcizit movitosti a nemovitosti a mohou získat a odmítat vlastnická práva a další věcná práva.
Článek 10
Katolická církev, v souladu se zákony Slovinské republiky a v souladu s předpisy kanonického práva, má právo zakládat a spravovat podle vlastních stanov výuková a výchovná střediska, koleje, univerzity, střední školy, jakéhokoliv řádu a stupně.
Stát bude subvencovat střediska podle předchozího odstavce, podle stejných měřítek, jaká jsou používána pro jiné podobné soukromé instituce.
Žáci a studenti těchto středisek požívají stejného statutu, jako studenti dalších veřejných výukových středisek. (Další otevřené otázky vyřeší příslušné orgány státu a církve).
Článek 11
Příslušné orgány církví a státu budou spolupracovat při uchování a ochraně památek a dalších kulturních statků, jakož i archívů, jež jsou v majetku církve.
Článek 12
Ve Slovinské republice je zaručeno úplné dodržování náboženské svobody pro osoby v nemocnicích, v pečovatelských domech, ve vězeních a v dalších institucích, jejichž obyvatelé mají potíže s volným pohybem.
Katolická církev, v souladu s příslušnými zákony v této věci, má vtakovýchto institucích právo provádět pastorační aktivity.
Článek 13
Charitativním a sociálním církevním institucím a organizacím, zabývajícím se dobročinností a sociální solidaritou v souladu se zákony Slovinské republiky, se dostane stejného zacházení jako podobným humanitárním organizacím působícím v zemi, co se týče úlev, pomoci a dalších pomocných opatření.
Článek 14
Svatý stolec a Slovinská republika se zavazují řešit společnou dohodou, diplomatickou cestou, pochybnosti nebo těžkosti, které mohou vzniknout při výkladu a při provádění ustanovení této smlouvy.
Článek 15
Tato smlouva bude ratifikována podle procedurálních předpisů smluvních stran a vstoupí vplatnost v okamžiku výměny ratifikačních listin
Podepsáno v Lublani dne……. 2001 ve dvou originálních vyhotoveních, každé v jazyce slovinském a italském, přičemž obě znění mají stejnou platnost.
Za Slovinskou republiku Za Svatý stolec
© FB