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PROTOCOLLO DI COOPERAZIONE
nel settore dell’inclusione sociale
fra il Governo di Romania e la Conferenza dei Vescovi di Romania[1]
Oggi, il 4 dicembre 2007, al Palazzo Victoria, il Sig. Călin Popescu Tăriceanu, Primo Ministro della Romania e Sua Eccellenza Ioan Robu, Arcivescovo Metropolita Romano-Cattolico di Bucarest – Presidente della Conferenza dei Vescovi di Romania, e Sua Beatitudine Lucian Mureşan, Arcivescovo Maggiore Greco-Cattolico – Vicepresidente della Conferenza dei Vescovi di Romania, hanno firmato il seguente protocollo di collaborazione nel settore dell’inclusione sociale:
IL GOVERNO DI ROMANIA |
LA CONFERENZA DEI VESCOVI DI ROMANIA |
PROTOCOLLO DI COOPERAZIONE
nel settore dell’inclusione sociale
Per regolare le azioni di cooperazione fra il Governo di Romania e la Conferenza dei Vescovi di Romania.
In base a:
- l’art. 29 § 5 della Costituzione;
- l’art. 7 § 1 e 7 § 2, l’art. 9 § 3 e 9 § 5, l’art 10 § 7 della Legge 489/2006 riguardante alla libertà religiosa ed il regime generale dei culti;
- l’art. 11 § 3, lett. a dell’Ordinanza Governativa no. 68/2003 riguardante ai servizi sociali con le modifiche e le aggiunte ulteriori;
- l’art. 4, lett. d, l’art. 6 § 2, e l’art. 24 e gli articoli seguenti della Legge no. 47/2006 riguardante il sistema nazionale d’assistenza sociale;
- D.G. [Decisione Governativa] no. 1217/2006 relativa alla costituzione del meccanismo nazionale per la promozione dell’inclusione sociale in Romania
- il Codice di Diritto Canonico della Chiesa Latina;
- il Codice dei Canoni delle Chiese Orientali;
- il Compendio di Dottrina Sociale della Chiesa;
- lo Statuto della Conferenza dei Vescovi di Romania.
LE PARTI:
1. Il Governo di Romania, con sede a Bucarest, Piazza Victoriei no.1, settore 1, rappresentato da Sig. Călin Popescu Tăriceanu, Primo Ministro.
2. La Conferenza dei Vescovi di Romania, con sede a Bucarest, via Popa Tatu no. 68, settore 1, rappresentata da Sua Eccellenza Ioan Robu, Arcivescovo Metropolita Romano-Cattolico di Bucarest – Presidente della Conferenza dei Vescovi di Romania, e da Sua Beatitudine Lucian Mureşan, Arcivescovo Maggiore Greco-Cattolico – Vicepresidente della Conferenza dei Vescovi di Romania.
LO SCOPO
Il protocollo viene sottoscritto allo scopo di regolare le azioni di cooperazione nel settore d’inclusione sociale fra le parti firmatarie, secondo le competenze stabilite nei loro documenti d’organizzazione e di funzionamento, come anche nelle disposizioni legali che hanno incidenza sulle attività che i partner svolgeranno nel quadro del presente protocollo.
L’OGGETTO
Con il presente protocollo, le parti decidono di cooperare per:
- il consolidamento del sistema nazionale per la promozione dell’inclusione sociale in Romania;
- la promozione del dialogo sociale per il miglioramento del quadro normativo ed istituzionale nel settore dell’inclusione sociale;
- definire le priorità – chiave che costituiranno la base dell’elaborazione dei programmi e dei progetti comuni nel settore dell’inclusione sociale, per trovare delle risposte ai bisogni sociali delle persone che si trovano in difficoltà;
- stabilire le premesse di collaborazione, di cambio d’informazioni e d’assistenza.
LA DURATA DEL PROTOCOLLO
Il presente protocollo viene sottoscritto per un periodo di 10 anni.
Nel caso in cui nessuno dei partner notifica all’altra parte l’intenzione di interromperne la validità, prima della scadenza del periodo per il quale è stato firmato, il presente protocollo prolunga automaticamente i suoi effetti per un anno.
LE OBBLIGAZIONI DELLE PARTI
Il Governo, attraverso il Ministero del Lavoro, della Famiglia e dell’Uguaglianza delle Opportunità, come anche attraverso tutte le altre istituzioni che si trovano sotto la sua autorità, si obbliga:
a. a sollecitare punti di vista e a coinvolgere i rappresentanti dell’altra parte firmataria nel processo consultivo relativo ai progetti di atti normativi;
b. a coinvolgere i membri dell’altra parte firmataria nei gruppi di lavoro, seminari e altri riunioni che hanno come oggetto il dibattito e la definizione delle priorità nel settore dell’inclusione sociale;
c. a facilitare la partecipazione dei rappresentanti del partner ai lavori della Commissione Nazionale riguardante all’Inclusione Sociale, ai lavori delle Commissioni territoriali riguardanti l’inclusione sociale, come anche nelle altre strutture consultative nel settore sociale, che implicano la partecipazione della società civile;
d. a cooperare con il partner per intraprendere progetti e programmi comuni per il sostenimento e lo sviluppo del sistema nazionale di servizi sociali;
e. a informare l’altra parte firmataria (le strutture ecclesiali riconosciute come fornitori di servizi sociali) per ciò che concerne le opportunità di finanziamento messi a disposizione dal Ministero per lo sviluppo e la diversificazione dei servizi sociali;
f. ad assicurare le migliori condizioni per i centri pubblici che erogano servizi sociali per lo svolgimento dell’assistenza spirituale delle persone beneficiarie, inclusa l’assicurazione di alcuni spazi propri da utilizzare a tale scopo, alla condizione di rispettare i diritti fondamentali e, innanzitutto, la libertà della religione;
g. a sostenere gli interventi della Conferenza dei Vescovi di Romania, e dei Vescovadi cattolici di rito latino ed orientale autoctoni, per la valorizzazione del potenziale specifico degli laureati delle Facoltà di Teologia Romano-Cattolica e Greco-Cattolica, specializzazione in Teologia Sociale;
h. a cooperare nel settore dell’inclusione sociale anche con le ONG che funzionano nel quadro e con la benedizione della Chiesa cattolica.
La Conferenza dei Vescovi di Romania (CER) si obbliga:
i. a designare dei rappresentanti della Conferenza dei Vescovi di Romania, e dei Vescovadi cattolici di rito latino ed orientale autoctoni, che partecipino all’attività di elaborazione dei progetti di atti normativi e dei programmi relativi al settore dell’inclusione sociale;
j. a designare dei rappresentanti nelle strutture consultative del settore sociale, che implicano la partecipazione della società civile;
k. a cooperare con il partner per fornire dei servizi sociali nel beneficio delle persone, delle famiglie e delle comunità che si trovano in situazioni di difficoltà;
l. a identificare, attraverso i preti ed il personale coinvolto nel sistema d’assistenza sociale della Chiesa cattolica, e di comunicare al partner le situazioni e le informazioni relative alle persone che si trovano in stato di bisogno, come anche le informazioni sulle persone che si trovano nei propri registri e che sono potenziali beneficiari di servizi sociali, prestazioni sociali, in vista di facilitare l’accesso all’assistenza, contribuendo così alla definizione da parte del partner di alcune strategie specifiche nel settore dell’inclusione sociale;
m. a offrire consulenza spirituale, con personale specializzato, ai beneficiari dei servizi sociali organizzati dai fornitori di sevizi pubblici o privati;
n. ad assicurare l’implicazione delle risorse umane e, nello stesso tempo, delle strutture specializzate nel settore dell’assistenza sociale nei programmi per lo sviluppo delle infrastrutture sociali e dei servizi sociali;
o. a cooperare all’implementazione dei programmi sociali d’interesse nazionale;
p. a facilitare la disseminazione delle informazioni specifiche sull’attività d’inclusione sociale che svolge; di facilitare la disseminazione dei modelli buona pratica;
q. a offrire informazione relative alle organizzazioni non-governative del settore dell’assistenza sociale, che funzionano nel quadro e con la benedizione della Chiesa cattolica.
LA CESSAZIONE DEL PROTOCOLLO
La validità del protocollo cessa:
1. al compimento del termine, in seguito alla notifica di una delle parti;
2. con l’accordo delle parti;
3. alla sollecitazione di una delle parti, nel caso in cui il partner non adempie le obbligazioni assunte di comune accordo.
DISPOSIZIONI FINALI
Il presente protocollo costituisce un documento quadro di cooperazione fra parti, per la realizzazione degli oggettivi comuni proposti, e può essere completato o modificato con degli atti addizionali firmati dalle parti, sull’iniziativa di qualsiasi di queste.
La parte che prende l’iniziativa di modificare e / o di completare il protocollo trasmetterà, per scritto, all’altra parte, perché possano essere analizzati, i motivi concreti che determinano questa sollecitazione, come anche la proposta oggetto della modifica / del completamento.
Qualsiasi progetto o attività concreta, che le parti desidereranno svolgere insieme, può essere oggetto di altre convenzioni o protocolli.
Lo scambio d’informazioni sarà fatto su richiesta o su base volontaria, anche se non esistesse una sollecitazione anteriore. La sollecitazione alla collaborazione può essere fatta da ognuna delle parti firmatarie, ponendo in essere gli sforzi ragionevoli per assicurare assistenza all’altra parte, con riserva del rispetto della legislazione e delle politiche promosse da ogni parte.
L’implementazione dei provvedimenti del presente protocollo si realizza sotto il coordinamento del Ministero del Lavoro, della Famiglia e dell’Uguaglianza delle Opportunità, in collaborazione con le autorità competenti.
Ogni parte designerà un rappresentante permanente, che deve assicurare il coordinamento delle azioni di cooperazione fra queste; la nomina o il cambiamento del rappresentante deve essere comunicata all’altra parte per scritto.
Il presente protocollo viene redatto in 2 esemplari originali, uno per ogni parte firmataria, ed entra in vigore alla data della sua firma.
Firmato oggi, il 4 dicembre 2007, a Bucarest, nel Palazzo Victoria.
IL GOVERNO DI ROMANIA PRIMO MINISTRO
Călin Popescu Tăriceanu | LA CONFERENZA DEI VESCOVI DI ROMANIA Presidente, Sua Eccellenza Ioan Robu, Arcivescovo Metropolita Romano-Cattolico di Bucarest Vicepresidente, Sua Beatitudine Lucian Mureşan, Arcivescovo Maggiore Greco-Cattolico |
© Traduzione non ufficiale
del Dott. Georgică Grigorită
[1] Nota del traduttore: La Conferenza dei Vescovi di Romania comprende i vescovi cattolici dei due culti riconosciuti dalla Legge no. 489/2006: la Chiesa cattolica romana di Romania e la Chiesa romena unita con Roma, greco-cattolica.
PROTOCOL DE COOPERARE
în domeniul incluziunii sociale
În vederea reglementării acţiunilor de cooperare dintre Guvernul României şi Conferinţa Episcopilor din România – CER.
În temeiul:
- art. 29 alin. 5 din Constituţie;
- art. 7 alin. 1 şi 2, art. 9 alin. 3 şi 5 art. 10 alin. 7 din Legea nr. 489/2006 privind libertatea religioasă şi regimul general al cultelor;
- art. 11 alin. 3 lit. a din Ordonanţa Guvernului nr. 68/2003 privind serviciile sociale cu modificările şi completările ulterioare;
- art. 4 lit. d, art. 6 alin. 2 şi art. 24 ş.u. din Legea nr. 47/2006 privind sistemul naţional de asistenţă socială;
- H.G. nr. 1217/2006 privind constituirea mecanismului naţional pentru promovarea incluziunii sociale în România;
- Codului de Drept Canonic al Bisericii Latine;
- Codului Canoanelor Bisericilor Orientale;
- Compendiului Doctrinei Sociale a Bisericii;
- Statutului Conferinţei Episcopilor din România.
Părţile:
1. Guvernul României, cu sediul în Bucureşti, Piaţa Victoriei, nr. 1, sector 1, reprezentat de domnul Călin Popescu Tăriceanu, Prim-Ministru.
2. Conferinţa Episcopilor din România – CER, cu sediul în Bucureşti, Str. Popa Tatu nr. 68, sector 1, reprezentată de IPS Ioan Robu, Arhiepiscop Mitropolit Romano-Catolic de Bucureşti – Preşedinte al Conferinţei Episcopilor din România şi de PF Lucian Mureşan, Arhiepiscop Major Greco-Catolic – Vicepreşedinte al Conferinţei Episcopilor din România.
Scopul:
Protocolul se încheie în scopul reglementării acţiunilor de cooperare în domeniul incluziunii sociale între părţile semnatare, potrivit competenţelor stabilite în documentele de organizare şi funcţionare ale acestora, precum şi a dispoziţiilor cu incidenţă asupra activităţilor pe care partenerii le vor derula în cadrul prezentului protocol.
Obiectul:
Prin prezentul protocol, părţile convin să coopereze în vederea:
- întăririi mecanismului naţional pentru promovarea incluziunii sociale în România;
- promovării dialogului social pentru îmbunătăţirea cadrului normativ şi instituţional din domeniul incluziunii sociale;
- definirii priorităţilor cheie care vor sta la baza elaborării de programe şi proiecte comune în domeniul incluziunii sociale, în vederea găsirii de răspunsuri la nevoile sociale ale persoanelor aflate în dificultate;
- identificării măsurilor, politicilor şi strategiilor de natură să asigure implementarea priorităţilor din domeniul incluziunii sociale;
- stabilirii premiselor de colaborare, de schimb de informaţii si asistenţă.
Durata protocolului:
Prezentul protocol se încheie pe o durată de 10 ani. În cazul în care nici unul dintre parteneri nu notifică celeilalte părţi intenţia de încetare a valabilităţii sale, înaintea expirării perioadei pentru care a fost încheiat, prezentul protocol se prelungeşte automat pentru noi perioade de câte un an.
Obligaţiile părţilor:
1. Guvernul se obligă ca, prin Ministerul Muncii, Familiei şi Egalităţii de Şanse, precum şi prin toate celelalte instituţii publice aflate sub autoritate sa:
a). să solicite puncte de vedere şi să implice reprezentanţii celeilalte părţi semnatare în procesul de consultare privind proiectele de acte normative;
b). să implice membrii celeilalte părţi semnatare în grupuri de lucru, seminarii şi alte reuniuni care au drept obiectiv dezbaterea şi definirea priorităţilor din domeniul incluziunii sociale;
c). să faciliteze participarea reprezentanţilor partenerului la lucrările Comisiei Naţionale privind Incluziunea Socială, la lucrările Comisiilor teritoriale privind Incluziunea Socială, precum şi la alte structuri consultative în domeniul social, care implică participarea societăţii civile;
d). să coopereze cu partenerul în vederea iniţierii de proiecte si programe comune în vederea susţinerii şi dezvoltării sistemului naţional de servicii sociale;
e). să informeze cealaltă parte semnatară (structurile bisericeşti recunoscute ca furnizori de servicii sociale) cu privire la oportunităţile de finanţare puse la dispoziţie de minister în vederea dezvoltării şi diversificării serviciilor sociale;
f). să asigure condiţii optime în centrele furnizorilor publici de servicii sociale pentru desfăşurarea asistenţei spirituale a persoanelor beneficiare, inclusiv prin asigurarea unor spaţii proprii in acest sens, sub condiţia respectării drepturilor fundamentale şi în primul rând a libertăţii religiei;
g). să sprijine demersurile Conferinţei Episcopilor din România şi a Episcopiilor Catolice de rit latin şi oriental autohtone pentru valorificarea potenţialului specific al absolvenţilor Facultăţilor de Teologie Romano-Catolică şi Teologie Greco-Catolică – Secţiile Teologie Socială;
h). să coopereze în domeniul incluziunii sociale şi cu O.N.G-urile care funcţionează în cadrul şi cu binecuvântarea Bisericii Catolice.
2. Conferinţa Episcopilor din România (CER), se obligă:
a). să desemneze reprezentanţi ai Conferinţei Episcopilor din România şi Episcopiilor Catolice de rit latin şi oriental autohtone care să participe la activitatea de elaborare a proiectelor de acte normative şi a programelor privind domeniul incluziunii sociale;
b). să desemneze reprezentanţi în structurile consultative din domeniul social, care implică participarea societăţii civile;
c). să coopereze cu partenerul în scopul furnizării de servicii sociale în beneficiul persoanelor, familiilor şi comunităţilor aflate în situaţii de dificultate;
d). să identifice, prin intermediul preoţilor şi al personalului implicat în sistemul de asistenţă socială al Bisericii Catolice şi să comunice partenerului situaţii şi informaţii privind persoanele aflate în nevoie, precum şi informaţii asupra persoanelor aflate în evidenţele proprii, potenţiale beneficiare de servicii sociale, prestaţii sociale, în vederea facilitării accesului la asistenţă, contribuind astfel la definirea de către partener a unor strategii sectoriale în domeniul incluziunii sociale;
e). să ofere consiliere spirituală, cu personal specializat, beneficiarilor de servicii sociale organizate de furnizori publici şi privaţi;
f). să asigure implicarea resurselor umane şi, totodată, a structurilor specializate din domeniul asistenţei sociale în programe pentru dezvoltarea infrastructurii sociale şi a serviciilor sociale;
g). să coopereze la implementarea programelor sociale de interes naţional;
h). să faciliteze diseminarea informaţiilor specifice activităţii de incluziune socială pe care o derulează; să faciliteze diseminarea modelelor de bună practică;
să ofere informaţii privind organizaţiile neguvernamentale din domeniul asistenţei sociale, care funcţionează în cadrul şi cu binecuvântarea Bisericii Catolice.
Încetarea protocolului
Valabilitatea protocolului încetează:
1. la împlinirea termenului, urmare notificării uneia dintre părţi;
2. prin acordul părţilor;
3. la solicitarea uneia dintre părţi, în cazul în care partenerul nu îşi îndeplineşte obligaţiile asumate de comun acord.
Dispoziţii finale
1. Prezentul protocol constituie un document cadru de cooperare între părţi în vederea realizării obiectivelor comune propuse, putând fi completat sau modificat prin acte adiţionale semnate de părţi la iniţiativa oricăreia dintre acestea.
2. Partea care are iniţiativa modificării şi/sau completării protocolului va transmite celeilalte părţi spre analiză, în scris, motivele concrete ce determină această solicitare, precum şi propunerea ce face obiectul modificării/completării.
3. Orice proiect sau activitate concretă pe care părţile vor dori să le desfăşoare împreună pot face obiectul unor alte convenţii sau protocoale.
4. Schimbul de informaţii se va face la cerere sau pe baza de voluntariat, chiar dacă nu a existat o solicitare anterioară. Solicitarea asistenţei se poate face de fiecare parte semnatară, depunându-se eforturi rezonabile pentru a asigura asistenţa celeilalte părţi, sub rezerva respectării legislaţiei şi politicilor promovate de fiecare parte.
5. Implementarea prevederilor prezentului protocol se realizează sub coordonarea Ministerului Muncii, Familiei şi Egalităţii de Şanse, în colaborare cu autorităţile competente.
6. Părţile vor desemna câte un reprezentant permanent care să asigure coordonarea acţiunilor de cooperare dintre acestea; stabilirea sau schimbarea reprezentantului urmează a fi comunicate celeilalte părţi în scris.
Prezentul protocol s-a întocmit în două exemplare originale, câte unul pentru fiecare parte semnatară şi intră în vigoare la data semnării.
Semnat azi, 4 decembrie 2007, în Bucureşti, la Palatul Victoria.
Guvernul României Conferinţa Episcopilor din România
Prim-Ministru, Călin Popescu Tăriceanu
© G G | Preşedinte, IPS Ioan Robu Arhiepiscop Mitropolit Romano Catolic de Bucureşti
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