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Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Lettonia.
La Santa Sede e la Repubblica di Lettonia,
considerando che nel 1922 fu firmato fra la Santa Sede e la Repubblica di Lettonia, un Concordato che ora, alla luce dei cambiamenti intervenuti a livello sia nazionale che internazionale, dovrebbe essere sostituito da un nuovo Accordo internazionale;
tenendo conto, da parte della Santa Sede, dei documenti del concilio Vaticano II e delle norme del diritto canonico e, da parte della Repubblica di Lettonia, dei principi sanciti dalla sua Costituzione e dalle convenzioni internazionali cui essa aderisce;
nella consapevolezza che una parte importante della popolazione della Repubblica di Lettonia professa la religione cattolica;
riconoscendo il positivo contributo offerto dalla Chiesa cattolica allo sviluppo religioso e morale, alla riabilitazione e reintegrazione sociale della Repubblica di Lettonia;
desiderando definire lo status giuridico della Chiesa cattolica, regolare la collaborazione nei settori dell’istruzione e della cultura e promuovere in modo stabile e adeguato l’assistenza religiosa ai membri cattolici delle Forze armate nazionali e ai cattolici detenuti in carcere;
hanno concordato quanto segue:
PARTE I
LO STATUS GIURIDICO DELLA CHIESA CATTOLICA
SEZIONE 1
LA PERSONALITÀ GIURIDICA DELLA CHIESA CATTOLICA
Art. 1
La Santa Sede e la Repubblica di Lettonia riconoscono di essere entrambe, nelle loro sfere di competenza, indipendenti e autonome. Esse riaffermano il rispetto di questo principio riguardo ai servizi che ognuna delle due parti, sia individualmente sia congiuntamente, intende promuovere per il maggiore sviluppo spirituale e materiale della società lettone.
Art. 2
1. La Repubblica di Lettonia riconosce la personalità giuridica pubblica della Chiesa cattolica in Lettonia.
2. Le istituzioni della Chiesa cattolica nella Repubblica di Lettonia, che, in conformità con il diritto canonico, hanno lo status di persone giuridiche pubbliche, godono anche della personalità giuridica nel diritto civile, secondo la legislazione della Repubblica di Lettonia.
3. L’autorità ecclesiastica competente può - in conformità con le relative norme canoniche - istituire, cambiare, riconoscere e sopprimere persone giuridiche pubbliche ecclesiastiche. Nel caso in cui questi cambiamenti dovessero modificare la situazione esistente della Chiesa cattolica nella Repubblica di Lettonia, saranno comunicati alle competenti autorità civili, in conformità con la legislazione esistente della Repubblica di Lettonia.
Art. 3
La Repubblica di Lettonia riconosce il diritto della Chiesa cattolica, delle persone giuridiche da essa dipendenti e dei singoli cattolici, di comunicare liberamente e avere contatti con la Santa Sede e le altre istituzioni ecclesiastiche riconosciute dal diritto canonico, comprese quelle situate al di fuori del paese.
Art. 4
Riguardo alla libertà di religione, sanzionata dalla legislazione della Repubblica di Lettonia e dagli Accordi internazionali cui la Repubblica di Lettonia ha aderito, alla Chiesa cattolica nella Repubblica di Lettonia, insieme alle sue comunità e istituzioni, viene garantita la libertà di scegliere il proprio governo interno, di celebrare il culto e di compiere la sua missione attraverso attività pastorali, comprese quelle di natura sociale, educativa e culturale.
Art. 5
La nomina, il trasferimento e la rimozione dei vescovi è di esclusiva competenza della Santa Sede. L’ufficio episcopale sarà conferito solo a sacerdoti che siano cittadini lettoni. Prima della pubblicazione della nomina di un vescovo diocesano, la Santa Sede informerà, a titolo di cortesia e in forma riservata, il presidente della Repubblica di Lettonia.
Art. 6
1. La Repubblica di Lettonia garantisce l’inviolabilità di tutti i luoghi di culto, che non possono essere usati per altri scopi senza il previo consenso delle competenti autorità ecclesiastiche.
2. Su richiesta dell’autorità ecclesiastica, le autorità civili competenti o i loro rappresentanti possono intervenire in caso di emergenza, qualora l’ordine pubblico sia gravemente minacciato o per evitare gravi danni alle persone o a beni di particolare valore storico o artistico. Una tale richiesta può essere presunta nel caso in cui motivi urgenti depongano a favore di un intervento immediato, al fine di limitare i rischi per l’ordine pubblico e i danni a persone o cose.
Art. 7
Si riconosce l’inviolabilità del segreto del sacramento della riconciliazione. Nessuno può mai interrogare un sacerdote cattolico su materie collegate al segreto della confessione, anche nel caso in cui quel sacerdote dovesse comparire come testimone o parte in causa davanti a un tribunale civile.
Art. 8
1. Dal momento della sua celebrazione, il matrimonio canonico produce gli effetti civili sanciti dalla legislazione della Repubblica di Lettonia, purché non esista alcun impedimento civile fra le parti contraenti e siano rispettati i requisiti previsti dalle leggi della Repubblica di Lettonia.
2. Il modo e il tempo entro cui un matrimonio canonico deve essere registrato presso la competente autorità civile sono stabiliti dalle leggi della Repubblica di Lettonia.
Art. 9
Nel rispetto delle leggi della Repubblica di Lettonia e in vista delle sue legittime attività pastorali, alla Chiesa cattolica viene garantito quanto segue:
a) libertà d’accesso ai mezzi di comunicazione sociale e libertà di parola, compresa la creazione di propri mezzi di comunicazione sociale e l’accesso a quelli dello stato, in conformità con la legislazione della Repubblica di Lettonia;
b) libertà d’associazione dei fedeli per promuovere iniziative sociali, culturali o educative ispirate ai principi della fede cristiana, alla dottrina sociale della Chiesa cattolica e in conformità con i principi dell’ecumenismo;
c) accesso a ospedali, prigioni, orfanotrofi e a tutte le altre istituzioni di assistenza sociale o medica, nelle quali la presenza di cattolici giustifichi la presenza pastorale, occasionale o permanente, dei rappresentanti autorizzati della Chiesa cattolica.
Art. 10
La Repubblica di Lettonia garantisce alla Chiesa cattolica la restituzione dei beni sottratti illegalmente, in conformità con la legislazione della Repubblica di Lettonia, mediante un comune accordo fra le competenti autorità dello stato e la Conferenza episcopale di Lettonia.
SEZIONE 2
IL SANTUARIO DI AGLONA
Art. 11
1. Il santuario di Aglona è parte integrante del patrimonio culturale e storico della Repubblica di Lettonia e come tale è protetto dalle norme giuridiche esistenti della Repubblica di Lettonia.
2. Oltre all’edificio della basilica, alla piazza antistante la basilica e il cimitero, all’area della fontana, il territorio protetto del santuario comprende tutti gli altri edifici, strutture e terreni che appartengono alla Chiesa cattolica.
Art. 12
1. In considerazione del carattere internazionale del santuario di Aglona quale luogo di preghiera, meta di pellegrinaggio e sede di varie attività pastorali, e tenuto conto della legislazione esistente, la Repubblica di Lettonia si impegna a:
a) riconoscere e rispettare il carattere religioso e storico del santuario;
b) garantire l’ordine pubblico durante le assemblee previste nel programma degli avvenimenti di cui all’art. 13, in base agli accordi presi o con il vescovo locale o con gli altri membri della Conferenza episcopale della Lettonia;
c) contribuire alle spese di manutenzione del santuario in relazione agli eventi di rilevanza nazionale;
d) concedere l’esenzione dalle tasse, o una riduzione delle stesse, nei casi previsti dalla legge.
2. Da parte sua, la Santa Sede riconosce al santuario di Aglona lo status di «santuario internazionale», come previsto dal diritto canonico (cfr. CIC, can. 1231 ss.).
Art. 13
Ogni anno, prima della stesura del bilancio statale, la Chiesa cattolica sottopone al Consiglio dei ministri un elenco degli avvenimenti programmati per l’anno seguente che potrebbero avere una rilevanza nazionale. In accordo con le autorità locali, il Consiglio dei ministri adotta le misure necessarie per garantire l’ordine pubblico e far fronte alle necessità mediche e sanitarie.
PARTE II
LA CHIESA CATTOLICA E LE ISTITUZIONI EDUCATIVE
SEZIONE 1
L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLE SCUOLE
Art. 14
La Repubblica di Lettonia riconosce il diritto dei genitori e dei loro legali rappresentanti e, nei casi previsti dalla legge, degli stessi bambini, ad assicurare ai loro figli un’adeguata educazione religiosa mediante corsi di religione nelle scuole statali e municipali e classi di catechismo domenicale. Lo stato garantisce questo diritto nei termini stabiliti dalla legge e dai trattati internazionali sottoscritti dalla Repubblica di Lettonia.
Art. 15
L’insegnamento della religione cattolica viene impartito esclusivamente in base a un programma approvato dalla Conferenza episcopale della Lettonia, in accordo con il Ministero dell’istruzione e della scienza e viene dispensato unicamente da insegnanti qualificati in possesso di un certificato di competenza rilasciato dalla Conferenza episcopale di Lettonia; la revoca del certificato comporta l’immediata perdita del diritto di insegnare la religione cattolica.
Art. 16
In conformità con la legislazione della Repubblica di Lettonia, la Chiesa cattolica ha il diritto di fondare istituti di educazione superiore per gli insegnanti di religione, che rilascino diplomi civilmente riconosciuti.
Art. 17
Le autorità statali della Repubblica di Lettonia e la Chiesa cattolica cercheranno, ciascuna negli ambiti di propria competenza, di fare in modo che l’insegnamento della religione cattolica nelle istituzioni educative sia impartito con la dovuta competenza accademica e dottrinale e con attenzione alla promozione dello spirito ecumenico, del reciproco rispetto fra le varie confessioni religiose e dell’uguaglianza per tutti.
SEZIONE 2
SCUOLE CATTOLICHE
Art. 18
1. La Chiesa cattolica ha il diritto di istituire e dirigere scuole di ogni ordine e grado, in conformità con le leggi della Repubblica di Lettonia e le norme del diritto canonico.
2. L’istituzione di scuole cattoliche viene richiesta dalla Conferenza episcopale di Lettonia, a nome dell’ordinario del luogo.
3. Le scuole cattoliche, nonché gli istituti di educazione superiore osservano le leggi della Repubblica di Lettonia in materia di norme generali relative al curriculum nazionale, all’amministrazione e alla concessione dei diplomi civilmente riconosciuti.
Art. 19
1. Le scuole cattoliche hanno diritto al sostegno finanziario, in conformità con le leggi della Repubblica di Lettonia.
2. Gli insegnanti e gli altri impiegati delle scuole cattoliche ufficialmente riconosciute, nonché gli studenti e i loro genitori, hanno gli stessi diritti e doveri dei loro omologhi delle scuole statali e municipali.
SEZIONE 3
IL SEMINARIO DI RIGA
Art. 20
1. Il seminario maggiore di Riga è un’istituzione della Chiesa cattolica in Lettonia per la formazione accademica degli studenti ecclesiastici e per gli studi di teologia cattolica.
2. Il riconoscimento del seminario maggiore di Riga come istituto di educazione superiore è concesso dallo stato in conformità con la legge.
3. I diplomi e i corsi di studio del seminario maggiore di Riga, conformi alle leggi e alle norme civili, sono considerati validi ed equivalenti a quelli delle istituzioni educative statali.
4. Nel quadro della legge, lo stato concede assistenza economica al seminario maggiore di Riga nella stessa misura delle altre istituzioni equivalenti.
SEZIONE 4
LA FACOLTÀ DI TEOLOGIA CATTOLICA ALL’UNIVERSITÀ DI LETTONIA
Art. 21
Il ripristino della Facoltà di teologia cattolica in seno all’Università di Lettonia sarà negoziato fra la Santa Sede e il governo della Repubblica di Lettonia in un secondo momento.
SEZIONE 5
PATRIMONIO CULTURALE E ARTISTICO DELLA CHIESA CATTOLICA
Art. 22
1. Il patrimonio culturale e artistico della Chiesa cattolica va considerato una parte importante del patrimonio nazionale della Repubblica di Lettonia. La Repubblica di Lettonia e la Chiesa cattolica si impegnano, di comune accordo, ad assicurarne la conservazione e la cura e a renderlo accessibile al pubblico, nei limiti consentiti dalla sua salvaguardia e dalla legge internazionale.
2. In conformità con la legge, lo stato condividerà con la Chiesa cattolica le spese necessarie alla manutenzione e salvaguardia del patrimonio culturale e artistico della Chiesa cattolica.
PARTE III
ASSISTENZA RELIGIOSA AI CATTOLICI NELLE FORZE ARMATE NAZIONALI DELLA REPUBBLICA DI LETTONIA
Art. 23
1. La Santa Sede istituirà in seno alla Chiesa cattolica nella Repubblica di Lettonia un ordinariato militare il quale, in conformità con uno specifico memorandum d’intesa fra il Ministero della difesa e la Conferenza episcopale di Lettonia, garantirà l’assistenza religiosa ai cattolici presenti nelle Forze armate nazionali di Lettonia.
2. Questo ordinariato militare, equivalente dal punto di vista canonico, secondo la costituzione apostolica Spiritualis militum curae, a una diocesi, sarà presieduto da un vescovo ordinario militare.
Art. 24
1. L’ordinariato militare, che deve essere un cittadino lettone, può ricoprire contemporaneamente anche l’ufficio di vescovo diocesano o ausiliare.
2. L’ordinariato militare viene liberamente nominato dal romano pontefice e della nomina viene data comunicazione previa della Repubblica di Lettonia.
Art. 25
1. La repubblica di Lettonia garantisce ai membri cattolici delle Forze armate nazionali la possibilità di ricevere un’adeguata istruzione catechistica e di partecipare alle celebrazioni eucaristiche e nei giorni festivi, qualora ciò non ostacoli lo svolgimento di urgenti adempimenti militari ufficiali.
2. In conformità con le norme canoniche, l’ordinario militare nomina un vicario generale e, previa consultazione delle competenti autorità delle Forze armate nazionali, designa un adeguato numero di cappellani militari di cittadinanza lettone, che possono essere incardinati nell’ordinariato militare. Essi vengono considerati equivalenti a un parroco o a un cappellano di parrocchia.
Art. 26
Gli studenti del seminario maggiore di Riga e i novizi delle congregazioni religiose sono esentati dal servizio militare e possono essere assegnati a un servizio comunitario equivalente al servizio militare obbligatorio. In caso di mobilitazione generale questi studenti e novizi vengono assegnati a operazioni che non comportano l’uso delle armi.
Art. 27
In conformità con le norme canoniche, le persone soggette alla giurisdizione dell’ordinariato militare sono le seguenti:
a) il personale militare e civile cattolico delle Forze armate nazionali della Repubblica di Lettonia;
b) i membri delle loro famiglie, spose e figli, compresi i figli cattolici e appartengono allo stesso nucleo familiare.
Art. 28
1. I cappellani e i loro assistenti, soggetti all’autorità canonica dell’ordinario militare, esercitano il loro ministero pastorale in conformità con le norme relative ai tempi e ai luoghi delle attività pastorali e alle altre condizioni generali emanate dalle autorità delle Forze armate nazionali.
2. L’ordinariato militare coordina le proprie attività con il Ministero della difesa.
Art. 29
Il Ministero della difesa provvede all’assistenza materiale del personale dell’Ordinariato militare, in conformità con la legislazione della Repubblica di Lettonia, nonché alle necessità logistiche delle attività pastorali.
PARTE IV
ASSISTENZA RELIGIOSA AI FEDELI CATTOLICI DETENUTI NELLE PRIGIONI DELLA REPUBBLICA DI LETTONIA
Art. 30
1. In conformità con l’art. 9 (c) del presente Accordo, la Chiesa cattolica ha il diritto di fornire assistenza religiosa ai cattolici detenuti nelle prigioni e in altre analoghe istituzioni di detenzione legale.
2. In conformità con le leggi della Repubblica di Lettonia e le norme del diritto canonico, l’autorità competente garantisce ai prigionieri il diritto a un’adeguata assistenza religiosa.
PARTE V
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 31
1. La Santa Sede e la Repubblica di Lettonia risolveranno di comune accordo e per via diplomatica ogni dubbio o difficoltà che possa sorgere nell’interpretazione o applicazione del presente Accordo.
2. I dettagli relativi a determinati aspetti specifici di questo Accordo saranno regolati con speciali documenti di intesa fra le competenti autorità della Chiesa cattolica e della Repubblica di Lettonia.
Art. 32
Se la Santa Sede e la Repubblica di Lettonia dovessero ritenere necessari degli emendamenti, alla luce di importanti cambiamenti intervenuti in seguito alla stipula di questo Accordo, si avvieranno opportuni negoziati da parte del nunzio apostolico, da un lato, e dei rappresentanti del governo lettone, dall’altro.
Art. 33
Il presente Accordo è soggetto a ratifica secondo le norme costituzionali e procedurali della Santa Sede e della Repubblica di Lettonia ed entrerà in vigore alla data dello scambio dei documenti di ratifica.
Firmato l'8 novembre 2000.
Pubblicato in AAS 95 (2003), pp. 102-120
Ratificato 25.10.2002
© FB
D O H O D A
MEZI SVATÝM STOLCEM A LOTYŠSKOU REPUPLUKOU
Svatý stolec a Lotyšská republika,
berouc v úvahu Konkordát mezi Svatým stolcem a Lotyšskou republikou podepsaný v roce 1922, který by měl být vzhledem ke změnám, jež nastaly jak na národní, tak na mezinárodní úrovni, nní nahrazen novou mezinárodní dohodou,
berouce v úvahu na straně Svatého stolce dokumenty Druhého vatikánského koncilu a normy církevního práva a na straně Lotyšské republiky zásady zakotvené v její ústavě a v mezinárodních úmluvách, k nimž přistoupila,
vědomy si skutečnosti, že značná část obyvatel Lotyšské republiky vyznává katolické náboženství,
uznávajíce pozitivní přínos Katolické církve k náboženskému a mravnímu rozvoji v Lotyšské republice a ke společenské rehabilitaci a reintegraci národa,
přejíce si definovat právní statut Katolické církve, upravit spolupráci v oblastech školství a kultury a podporovat stálým a náležitým způsobem náboženskou pomoc katolickým příslušníkům národních ozbrojených sil a katolíkům ve vězení,
se společně dohodly na následujícím :
ČÁST I
PRÁVNÍ STATUT KATOLICKÉ CÍRKVE
Oddíl 1
Právnická osoba katolické církve
Článek 1
Svatý stolec a Lotyšská republika uznávají, že jsou v oblasti své působnosti oba nezávislé a autonomní. Potvrzují, že budou tuto zásadu respektovat s ohledem na služby, kterými obě strany, jak individuálně, tak společně, chtějí prosazovat větší duchovní a hmotný rozvoj lotyšské společnosti.
Článek 2
1.Lotyšská republika uznává statut právnické osoby Katolické církve v Lotyšsku.
2.Instituce Katolické církve v Lotyšské republice, jež mají podle církevního práva statut veřejné právnické osoby, požívají rovněž práv právnické osoby v občanském právu v souladu se zákony Lotyšské republiky.
3.V souladu s příslušnými normami církevního práva mohou příslušné církevní úřady ustavovat, měnit, uznávat a rušit církevní právnické osoby. V případě, že by takové změny ovlivnily stávající situaci Katolické církve v Lotyšské republice, musí být oznámeny příslušným státním úřadům v souladu se stávajícími zákony Lotyšské republiky.
Článek 3
Lotyšská republika uznává právo Katolické církve, jejich právnických osob na ní závislých a jednotlivých katolíků svobodně komunikovat a udržovat styky se Svatým stolcem a jinými církevními institucemi uznávanými církevním právem a to i v cizině.
Článek 4
Co se týče náboženské svobody potvrzené zákony Lotyšské republiky a mezinárodními dohodami, k nimž Lotyšská republika přistoupila, je Katolické církvi v Lotyšské republice, společně s jejími společenstvími a institucemi, zajištěna svoboda určovat si své vnitřní vedení, konat pobožnosti a plnit poslání pastorační činností, včetně činností sociální, výchovné a kulturní povahy.
Článek 5
Jmenování, přesun a odvolávání biskupů je výlučným právem Svatého stolce. Úřad biskupa může být svěřen pouze kněžím, jež jsou lotyšskými občany. Před zveřejněním jména nového diecézního biskupa bude Svatý stolec ze zdvořilosti a důvěrně informovat prezidenta Lotyšské republik.
Článek 6
1.Lotyšská republika zaručuje nedotknutelnost všech bohoslužebných míst, která nemohou být užívána k jiným účelům bez předchozího souhlasu příslušných církevních úřadů.
2.Na žádost církevních úřadů mohou příslušné civilní úřady či jejich zástupci zasáhnout vpřípadě mimořádné události, je-li vážně ohrožen veřejný pořádek, nebo aby předešly vážnému poškození osob či předmětů zvláštní historické či umělecké hodnoty. Taková žádost může být předpokládána, pokud naléhavé důvody vyžadují okamžitý zásah, aby bylo omezeno ohrožení veřejného pořádku a poškození osob či majetku.
Článek 7
Tajemství svátosti je nedotknutelné. Nikdo se nikdy nemůže dotazovat katolického kněze na záležitosti spojené se zpovědním tajemstvím ani v případě, že by takový kněz měl předstoupit před občanský soud jako svědek či jako strana.
Článek 8
1.Od okamžiku svého uzavření má církevní sňatek občanskoprávní platnost v souladu se zákony Lotyšské republiky pod podmínkou, že mezi smluvními stranami neexistují žádné občanské překážky a že byly splněny požadavky stanovené zákony Lotyšské republiky.
2.Způsob, lhůty a registrace církevního sňatku na příslušném matričním úřadě stanoví zákony Lotyšské republiky.
Článek 9
S ohledem na zákony Lotyšské republiky a vzhledem k npastoračním závazkům Katolické církve jí bude zaručen :
a)svobodný přístup do sdělovacích prostředků a svoboda slova, včetně možnosti zřizovat své vlastní sdělovací prostředky a přístup do státních sdělovacích prostředků v souladu se zákony lotyšské republiky,
b)svoboda sdružování věřících kprovádění sociální, kulturní nebo výchovné činnosti inspirované zásadami křesťanské víry, sociálního učení Katolické církve a podle ekumenických zásad,
c)přístup do nemocnic, věznic, sirotčinců a všech ostatních institucí sociální či lékařské pomoci, kde přítomnost katolíků ospravedlňuje příležitostnou či stálou pastorační přítomnost pověřených zástupců Katolické církve.
Článek 10
Lotyšská republika zaručuje Katolické církvi navrácení nezákonně zcizeného majetku v souladu se zákony Lotyšské republiky po společné dohodě mezi příslušnými státními úřady a Lotyšskou biskupskou konferencí.
Oddíl 2
Svaté místo Aglona
Článek 11
1.Aglona je součástí kulturního a historického dědictví Lotyšské republiky a jako taková je chráněna stávajícími zákonnými předpisy Lotyšské republiky.
2.Vedle budovy baziliky samotné, náměstí před bazilikou a hřbitovem a okolí pramene zahrnuje chráněné území svatého místa i všechny ostatní budovy, stavby a pozemky náležející Katolické církvi.
Článek 12
1.Vzhledem k mezinárodnímu významu Aglony jako místa modlitby, poutí a různých pastoračních aktivit a s ohledem na stávající zákony, má Lotyšská republika povinnost :
a)uznávat a respektovat náboženský a historický charakter Aglony,
b)zajišťovat veřejný pořádek během shromáždění zahrnutých do programu akcí uvedeného v článku 13 a to po dohodě buď se samotným místním biskupem nebo s jinými členy Lotyšské biskupské konference,
c)přispívat na údržbu Aglony vzhledem k akcím celostátního významu,
d)přiznat osvobození od daní nebo jejich snížení za okolností uvedených v zákonech.
2.Svatý stolec zase udělí Agloně statut „mezinárodního svatého místa“ v souladu s církevním právem (can 1231 ff).
Článek 13
Každoročně před návrhem státního rozpočtu poskytne Katolická církev kabinetu ministrů program akcí celostátního významu plánovaných na následující rok. Po dohodě s místními úřady přijme kabinet ministrů nezbytná opatření k zajištění veřejného pořádku a lékařské a zdravotnické služby.
Č Á ST II
KATOLICKÁ CÍRKEV A ŠKOLSKÉ INSTITUCE
Oddíl 1
Výuka katolického náboženství na školách
Článek 14
Lotyšská republika uznává právo rodičů a jejich zákonných zástupců, a v případech stanovených zákonem i dětí samotných, zajistit pro své děti patřičné náboženské vzdělání ve školských institucích v hodinách náboženství ve státních a městských školách a v katolických nedělních školách. Stát zaručuje toto právo podle ustanovení zákona a mezinárodních smluv závazných pro Lotyšskou republiku.
Článek 15
Výuka katolického náboženství bude prováděna výlučně podle osnov schválených Lotyšskou biskupskou konferencí po dohodě s ministerstvem školství a vědy a bude zajišťována pouze kvalifikovanými učiteli majícími potvrzení o způsobilosti vydané Lotyšskou biskupskou konferencí. Odebrání takového potvrzení znamená okamžitou ztrátu práva vyučovat katolické náboženství.
Článek 16
V souladu se zákony Lotyšské republiky má Katolická církev právo zakládat instituce vyššího vzdělávání učitelů náboženství vydávající státem uznávané diplomy.
Článek 17
Státní úřady Lotyšské republiky a Katolická církev se budou snažit zajistit, každý v rámci svých pravomocí, aby výuka katolického náboženství ve školských zařízeních byla poskytována s náležitou akademickou a doktrinární kvalifikací a se snahou prosazovat ekumenický duch, vzájemnou úctu mezi různými náboženstvími vyznáními a rovnost všech.
Oddíl 2
Katolické školy
Článek 18
1.Katolická církev má právo zřizovat a spravovat školy všech stupňů v souladu se zákony Lotyšské republiky a s normami církevního práva.
2.O založení katolických škol žádá Lotyšská biskupská konference jménem místního ordináře.
3.Katolické školy, jakož i instituce vyššího vzdělávání, dodržují zákony lotyšské republiky o obecných normám týkajících se státních osnov, správy škol a udělování státem uznávaných diplomů.
Článek 19
1.Katolické školy mají nárok na finanční podporu v souladu se zákony lotyšské republiky.
2.Učitelé a ostatní zaměstnanci ve státem uznávaných katolických školách, jakož i studenti a jejich rodiče, mají stejná práva a povinnosti jako jejich protějšky ve státních a obecních školách.
Oddíl 3
Velký seminář v Rize
Článek 20
1.Velký seminář v Rize je institucí Katolické církve v Lotyšsku určený k akademické přípravě církevních studentů a ke studiu katolické teologie.
2.Uznání Velkého semináře v Rize jako vysokoškolského ústavu je zaručeno státem v souladu se zákonem.
3.Diplomy a studijní kurzy Velkého semináře v Rize, jež odpovídají státním zákonům a předpisům, jsou považovány za platné a ekvivalentní diplomům a kurzům státních školských institucí.
4.V rámci práva zajišťuje stát hospodářskou pomoc Velkému semináři v Rize ve stejné míře, jako ji zaručuje ostatním podobným ústavům.
Oddíl 4
Fakulta katolické teologie na Lotyšské universitě
Článek 21
Opětné začlenění Fakulty katolické teologie do Lotyšské univerzity bude předmětem budoucích jednání mezi Svatým stolcem a vládou lotyšské republiky.
Oddíl 5
Kulturní a umělecké dědictví Katolické církve
Článek 22
1.Kulturní a umělecké dědictví Katolické církve je považováno za důležitou součást národního dědictví lotyšské republiky. Lotyšská republika a Katolická církev mají společnou povinnost zajišťovat jejich údržbu a péči o ně a zpřístupňovat je veřejnosti v míře zaručující jejich bezpečnou ochranu a podle mezinárodního práva.
2.V souladu se zákonem sdílí stát s Katolickou církví náklady na kulturní a umělecké dědictví Katolické církve.
Č Á ST III
NÁBOŽENSKÁ POMOC KATOLÍKUM
V OZBROJENÝCH SILÁCH LOTYŠSKÉ REPUBLIKY
Článek 23
1.Svatý stolec zřídí v rámci Katolické církve v Lotyšské republice vojenský ordinariát, jež podle zvláštního memoranda o porozumění mezi ministerstvem obrany a Lotyšskou biskupskou konferencí nabídne náboženskou pomoc katolíkům v národních ozbrojených silách Lotyšské republiky.
2.Tento vojenský ordinariát, který je podle apoštolského dekretu „Spiritualis militum curae“ církevně rovnocenný diecézi, bude veden biskupským vojenským ordinářem
Článek 24
1.Vojenský ordinář, jež musí být lotyšským občanem, může zároveň zastávat úřad diecézního či pomocného biskupa.
2.Vojenský ordinář bude svobodně jmenován papežem. Prezident lotyšské republiky bude předem o tomto jmenování informován.
Článek 25
1.Lotyšská republika zajistí katolickým příslušníkům národních ozbrojených sil možnost získat přiměřené katolické poučení a účastnit se slavení eucharistie o nedělích a zasvěcených svátcích, pokud to není v rozporu s naléhavými vojenskými povinnostmi.
2.V souladu s církevními normami jmenuje vojenský ordinář generálního vikáře a po konzultacích s příslušným úřadem národních ozbrojených sil určí přiměřený počet vojenských kaplanů lotyšské státní příslušnosti, kteří mohou být začleněni do vojenského ordinariátu. Jejich postavení bude shodné s postavením faráře nebo pomocníka faráře.
Článek 26
Studentu Velkého semináře v Rize a novici náboženských kongregací jsou osvobozeni od vojenské služby a mohou být přiděleni na civilní službu, která je ekvivalentní povinné vojenské službě. V době všeobecné mobilizace budou takoví studenti a novici přiděleni k činnostem, jež nevyžadují použití zbraně.
Článek 27
Podle církevních norem spadají pod pravomoc vojenského ordinariátu následující osoby :
a)katolický vojenský a civilní personál národních ozbrojených sil Lotyšské republiky,
b)členové jejich rodin : manželky a děti, včetně dospělých dětí, pokud jsou katolíci a tvoří součást téže domácnosti.
Článek 28
1.Kaplani a jejich pomocníci podléhající církevní autoritě vojenského ordináře vykonávají svou pastorační službu v souladu s předpisy upravujícími dobu a místo pastorační činnosti a jiné obecné podmínky stanovené orgány národních ozbrojených sil.
2.Vojenský ordinariát koordinuje svou činnost s ministerstvem obrany.
Článek 29
Ministerstvo obrany poskytuje materiální pomoc personálu vojenského ordinariátu v souladu se zákony lotyšské republiky, jakož i potřebné logistické úpravy pro pastorační činnost.
Č Á S T IV
NÁBOŽENSKÁ POMOC KATOLICKÝM VĚŘÍCÍM
VE VĚZNICÍCH LOTYŠSKÉ REPUBLIKY
Článek 30
1.V souladu s článkem 9 ( c ) této Dohody má Katolická církev právo nabízet náboženskou pomoc katolíkům ve věznicích a podobných ústavech oprávněného zadržení.
2.V souladu se zákony Lotyšské republiky a normami církevního práva zajistí příslušné úřady vězňům právo na přiměřenou náboženskou pomoc.
Č Á S T V
ZÁVĚREČNÁ USTANOVENÍ
Článek 31
1.Svatý stolec a Lotyšská republika budou řešit ve vzájemné shodě a diplomatickými prostředky jakoukoliv pochybnost či potíž, která se může vyskytnout při výkladu či provádění této Dohody.
2.Podrobnosti určitých specifických aspektů této Dohody budou upraveny zvláštními dokumenty o porozumění mezi příslušnými úřady Katolické církve a Lotyšské republiky.
Článek 32
Jestliže Svatý stolec a Lotyšská republika usoudí, že jsou nutné některé úpravy vzhledem k významným změnám okolností, jež nastaly v době platnosti této Dohody, budou zahájena řádná jednání z iniciativy apoštolského nuncia na jedné straně a představitelů lotyšské vlády na straně druhé.
Článek 33
Tato Dohoda podléhá ratifikaci podle řádných ústavních a procedurálních norem Svatého stolce a Lotyšské republiky a vstoupí v platnost v den výměny ratifikačních listin.
Podepsáno osmého listopadu 2000 ve dvou kopiích v anglickém a lotyšském jazyce, oba texty mají stejnou platnost. V případě různého výkladu má přednost anglický text.
Za Svatý stolec:
Za Lotyšskou republiku:
+ Erwin Josef Ender
apoštolský nuncius
Ingrida Labucka
ministryně spravedlnosti
Text dokumentu poskytnul SPCP JUDr. Pavel Rokyta.
Státní smlouva mezi Svatým stolcem a republikou Lotyšsko vstoupila v platnost 25.10.2002. Podepsána byla v Rize 8.11.2000
© FB
CONVENTIO*
INTER SANCTAM SEDEM ET LETTONIAE REM PUBLICAM
AGREEMENT BETWEEN THE HOLY SEE
AND THE REPUBLIC OF LATVIA
The Holy See and the Republic of Latvia,
Considering that in 1922 a Concordat was signed between the Holy See and the Republic of Latvia, which, given the changes that have occurred at both the national and international levels, should be now replaced by a new international Agreement;
Taking into consideration, on the part of the Holy See, the documents of the Second Vatican Council and the norms of Canon Law, and, on the part of the Republic of Latvia, the principles enshrined in its Constitution and in the International Conventions to which it adheres;
Aware that an important part of the population of the Republic of Latvia professes the Catholic Religion;
Acknowledging the positive contribution of the Catholic Church within the Republic of Latvia to the religious and moral development, the social rehabilitation and reintegration of the Nation;
Wishing to define the juridical status of the Catholic Church, to regulate collaboration in the areas of education and culture and to promote in a stable and appropriate manner religious assistance to the Catholic members of the National Armed Forces and to the Catholics being held in prison;
have agreed the following by common accord:
PART I. THE JURIDICAL STATUS OF THE CATHOLIC CHURCH
Section 1. The juridical personality of the Catholic Church
Article 1
The Holy See and the Republic of Latvia recognise that they are both, within their proper spheres of competence, independent and autonomous. They reaffirm their respect for this principle with regard to the services by which each party, both individually and jointly, intends to promote the greater spiritual and material development of Latvian society.
Article 2
1. The Republic of Latvia recognises the public juridical personality of the Catholic Church in Latvia.
2. The institutions of the Catholic Church in the Republic of Latvia. which in accordance with Canon Law have the status of public juridical persons, shall also enjoy juridical personality in civil law, according to the legislation of the Republic of Latvia.
3. The competent ecclesiastical authority may ― in accordance with the pertinent canonical norms ― establish, modify, recognise and suppress ecclesiastical juridical public persons. In the case that such changes should affect the existing situation of the Catholic Church in the Republic of Latvia, they shall be communicated to the competent civil authorities, in accordance with the existing legislation of the Republic of Latvia.
Article 3
The Republic of Latvia recognises the right of the Catholic Church, of the juridical persons dependent upon it, and of individual Catholics to communicate freely and maintain contacts with the Holy See and the other ecclesiastical institutions recognised by Canon Law, including those outside the Country.
Article 4
As regards freedom of religion, sanctioned by the legislation of the Republic of Latvia and the international agreements to which the Republic of Latvia has adhered, the Catholic Church in the Republic of Latvia, together with its communities and institutions, shall be guaranteed freedom to determine its internal government, to worship and to accomplish its mission through pastoral activities, including those of a social, educational and cultural nature.
Article 5
The nomination, transfer and removal of Bishops is the exclusive right of the Holy See. The office of Bishop shall be conferred only on priests who are Latvian citizens. Before the publication of the appointment of a diocesan Bishop, the Holy See will, out of courtesy and in confidence, inform the President of the Republic of Latvia.
Article 6
1. The Republic of Latvia guarantees the inviolability of all places of worship, which may not be used for other purposes without the prior agreement of the competent ecclesiastical authorities.
2. At the request of the ecclesiastical authority, the competent civil authorities or their representatives may intervene in case of emergency, if public order is being gravely threatened, or in order to avoid grave harm to persons or damage to items of particular historical or artistic value. Such a request may be presumed should urgent reasons favour an immediate intervention, in order to limit danger to public order and damage to persons or property.
Article 7
The seal of the sacrament of confession is recognised as inviolable. Nobody may ever question a Catholic priest on matters connected with a confessional secret, even if that priest should appear as a witness or party before a civil tribunal.
Article 8
1. From the moment of its celebration canonical marriage produces the civil effects determined by the legislation of the Republic of Latvia, provided no civil impediments exist between the contracting parties and the requisites foreseen by the laws of the Republic of Latvia have been fulfilled.
2. The way and the time within which a canonical marriage is to be registered with the competent civil authority are determined by the laws of the Republic of Latvia.
Article 9
With respect to the laws of the Republic of Latvia and in view of its legitimate pastoral undertakings, to the Catholic Church shall be guaranteed:
(a) freedom of access to the media and freedom of speech, including the establishment of its own means of social communication and access to those of the State, in accordance with the legislation of the Republic of Latvia;
(b) freedom of association of the faithful, in order to promote social, cultural or educational initiatives inspired by the principles of the Christian faith, the social doctrine of the Catholic Church and according to the principles of ecumenism;
(c) access to hospitals, prisons, orphanages and all other institutions of social or medical assistance, in which the presence of Catholics justifies the occasional or permanent pastoral presence of the authorised representatives of the Catholic Church.
Article 10
The Republic of Latvia guarantees to the Catholic Church the restoration of unlawfully alienated property, in accordance with the legislation of the Republic of Latvia through a common accord between the competent State Authorities and the Bishops' Conference of Latvia.
Section 2. THE SHRINE OF AGLONA
Article 11
1. The Shrine of Aglona is part of the cultural and historical heritage of the Republic of Latvia, and as such is protected under existing legal provisions of Latvia.
2. Besides the building of the Basilica itself, the square in front of the Basilica and the cemetery, the spring area, the territory protected within the Shrine shall include all other buildings, structures and lands belonging to the Catholic Church.
Article 12
1. In consideration of the international character of the Shrine of Aglona as a place for prayer, pilgrimage and various pastoral activities, and keeping in mind the existing legislation, the Republic of Latvia assumes the duty:
(a) to recognise and respect the religious and historical character of the Shrine;
(b) to guarantee public order during the gatherings included in the schedule of events referred to in Article 13, as agreed either with the local Bishop himself or with the other members of the Bishops' Conference of Latvia;
(c) to contribute towards the maintenance costs of the Shrine in relation to events of national significance;
(d) to grant exemption from or the reductions of taxes in the circumstances foreseen by the laws.
2. For its part, the Holy See shall grant the Shrine of Aglona the status of an "international shrine", as foreseen in Canon Law (cf. can. 1231 ff.).
Article 13
Each year, before the State budget is drawn up, the Catholic Church shall provide the Cabinet of Ministers with a plan of the events scheduled for the following year which could be of national significance. In agreement with the local authorities, the Cabinet of Ministers shall adopt the measures necessary to meet the requirements of public order and the medical and sanitary needs.
PART II. THE CATHOLIC CHURCH
AND INSTITUTIONS OF EDUCATION
Section 1. The teaching of the Catholic religion in schools
Article 14
The Republic of Latvia recognises the right of parents and their legal representatives, and, in the cases provided for by law, of children themselves, to ensure for their children an adequate religious education in institutes of education through religion classes in State and municipal schools, and the Catholic Sunday schools. The State guarantees this right within the terms established by law and the international treaties binding upon the Republic of Latvia.
Article 15
The teaching of the Catholic religion shall be conducted exclusively on the basis of a programme approved by the Bishops' Conference of Latvia, in agreement with the Ministry of Education and Science, and shall be undertaken only by qualified teachers who possess a certificate of competence issued by the Bishops' Conference of Latvia; the revocation of which signifies the immediate loss of the right to teach the Catholic religion.
Article 16
In conformity with the legislation of the Republic of Latvia, the Catholic Church has the right to found institutions of higher formation for teachers of religion which will grant civilly recognised diplomas.
Article 17
The State authorities of the Republic of Latvia and the Catholic Church will strive, each within its own competence, to ensure that the teaching of the Catholic religion in educational establishments is undertaken with due academic and doctrinal competence, and with concern for the promotion of an ecumenical spirit, reciprocal respect between different religious confessions and equality for all.
Section 2. Catholic Schools
Article 18
1. The Catholic Church has the right to establish and manage schools at every level, in conformity with the laws of the Republic of Latvia and the norms of Canon Law.
2. The foundation of Catholic Schools shall be requested by the Bishops' Conference of Latvia, the latter acting on behalf of the local Ordinary.
3. Catholic Schools, as well as institutions of higher formation, shall observe the laws of the Republic of Latvia concerning the general norms relating to the national curriculum, to their management and the granting of civilly recognised diplomas.
Article 19
1. Catholic Schools are entitled to financial support, in accordance with the laws of the Republic of Latvia.
2. Teachers and other employees in officially recognised Catholic Schools, as well as students and their parents, shall enjoy the same rights and have the same obligations as their counterparts in State and local government schools.
Section 3. The Major Seminary of Riga
Article 20
1. The Major Seminary of Riga is an institution of the Catholic Church in Latvia for the academic formation of ecclesiastical students and the study of Catholic Theology.
2. Recognition of the Major Seminary of Riga as an institute of higher education will be granted by the State in accordance with the law.
3. The diplomas and courses of study of the Major Seminary of Riga, which conform to civil laws and regulations, will be considered valid and equivalent to those of the educational institutions of the State.
4. Within the framework of the law, the State will grant economic assistance to the Major Seminary of Riga to the same extent as it does to other equivalent institutes.
Section 4. The Faculty of Catholic Theology at the University of Latvia
Article 21
The reinstatement of the Faculty of Catholic Theology within the University of Latvia will be negotiated in the future between the Holy See and the Government of the Republic of Latvia.
Section 5. The cultural and artistic heritage of the Catholic Church
Article 22
1. The cultural and artistic heritage of the Catholic Church is to be considered as an important part of the national heritage of the Republic of Latvia. The Republic of Latvia and the Catholic Church assume, by common accord, the duty to ensure its maintenance and care, and to make it accessible to the public, within the limits required for its safe custody and by international law.
2. In accordance with the law, the State will share with the Catholic Church in meeting the cost of cultural and artistic heritage of the Catholic Church.
PART III. RELIGIOUS ASSISTANCE TO THE CATHOLICS
IN THE NATIONAL ARMED FORCES OF THE REPUBLIC OF LATVIA
Article 23
1. The Holy See shall establish within the Catholic Church in the Republic of Latvia a Military Ordinariate which, according to a special memorandum of understanding between the Ministry of Defence and the Bishops' Conference of Latvia, shall offer religious assistance to the Catholics within the National Armed Forces of the Republic of Latvia.
2. This Military Ordinariate, which is, according to the Apostolic Constitution "Spiritualis militum curae", canonically equivalent to a diocese, will be headed by a Bishop Military Ordinary.
Article 24
1. The Military Ordinary, who shall be a Latvian citizen, may at the same time hold the office of a diocesan or auxiliary Bishop.
2. The Military Ordinary will be freely nominated by the Supreme Pontiff, and the President of the Republic of Latvia will be given prior notification of the appointment.
Article 25
1. The Republic of Latvia shall guarantee to the Catholic members of the National Armed Forces the possibility of receiving adequate catechetical instruction and of participating in Eucharistic Celebrations on Sundays and on Holidays of obligation, provided these do not conflict with urgent official military duties.
2. In conformity with canonical norms, the Military Ordinary will nominate a Vicar General and, in consultation with the competent authority within the National Armed Forces, will designate an appropriate number of Military Chaplains of Latvian citizenship, who may be incardinated in the Military Ordinariate. They will be considered equivalent to a parish priest or an assistant parish priest.
Article 26
Students of the Major Seminary of Riga and novices of Religious Congregations shall be exempted from military service and may be assigned to a community service equivalent to obligatory military service. In times of general mobilization, such students and novices will be assigned to operations which do not involve the use of weapons.
Article 27
According to canonical norms, those falling under the jurisdiction of the Military Ordinariate are the following:
(a) Catholic military and civilian personnel of the National Armed Forces of the Republic of Latvia;
(b) the members of their families: spouses and children, including adult children, if they are Catholic and form part of the same household.
Article 28
1. Chaplains and their assistants, subject to the canonical authority of the Military Ordinary, shall exercise their pastoral service in accordance with the regulations concerning the times and places for pastoral activities and other general conditions issued by the authorities of the National Armed Forces.
2. The Military Ordinariate shall co-ordinate its activities with the Ministry of Defence.
Article 29
The Ministry of Defence will provide material assistance to the personnel of the Military Ordinariate, in accordance with the legislation of the Republic of Latvia, as well as the necessary logistical arrangements for pastoral activities.
PART IV. RELIGIOUS ASSISTANCE TO THE CATHOLIC FAITHFUL
IN THE PRISONS OF THE REPUBLIC OF LATVIA
Article 30
1. In conformity with Article 9 (c) of the present agreement, the Catholic Church has the right to offer religious assistance to Catholics in prisons and other similar institutions of lawful detention.
2. In accordance with the laws of the Republic of Latvia and the norms of Canon Law, the competent authority shall guarantee to prisoners the right to appropriate religious assistance.
PART V. FINAL PROVISIONS
Article 31
1. The Holy See and the Republic of Latvia shall resolve by common accord and through diplomatic means every doubt or difficulty which may arise in the interpretation or application of the present Agreement.
2. The details of certain specific aspects of this Agreement will be regulated by special documents of understanding between the competent authorities of the Catholic Church and those of the Republic of Latvia.
Article 32
If the Holy See and the Republic of Latvia were to judge certain modifications to be necessary, on account of some significant changes in the circumstances prevailing at the time of this Agreement, negotiations shall be duly initiated by the Apostolic Nuncio on the one hand and representatives of the Latvian Government on the other.
Article 33
The present Agreement is subject to ratification according to the proper constitutional and procedural norms of the Holy See and the Republic of Latvia, and shall enter into force on the date of the exchange of the instruments of ratification.
Signed on eight November 2000, in duplicate in English and Latvian, both texts being equally authentic. In case of a different interpretation, the English text shall prevail.
On behalf of the Holy See | On behalf of the Republic of Latvia |
Erwin Josef Ender | Ingrīda Labucka |
Accord du 8 novembre 2000 entre le Saint Siège et la République de Lettonie
Latvijas Vestnesis 25.09.2002, n. 137
Le Saint Siège et la République de Lettonie,
En tenant compte qu’en 1922 a été signé entre le Saint Siège et la République de Lettonie un concordat qui aujourd’hui, à la lumière des changements survenus au niveau national aussi bien qu’au niveau international, doit être remplacé par un nouvel accord international;
En tenant compte, pour le Saint Siège, des documents du Concile Vatican II et des normes du droit canonique et, pour la République de Lettonie, des principes établis dans sa Constitution et dans les conventions internationales auxquelles elle adhère;
En prenant conscience du fait qu’une part importante de la population de la République de Lettonie professe la religion catholique;
En reconnaissant la contribution positive proposée par l’Église catholique au développement religieux et moral, à la réhabilitation et à la réintégration sociale de la République de Lettonie;
En souhaitant définir le statut juridique de l’Église catholique, régulariser la collaboration dans le domaine de l’enseignement et de la culture et promouvoir de manière stable et appropriée l’assistance religieuse aux membres catholiques des forces armées nationales et aux catholiques détenus en prison;
ont convenu de ce qui suit :
I. Le statut juridique de l’Église catholique
- La personnalité juridique de l’Église catholique
Article 1
Le Saint Siège et la République de Lettonie reconnaissent être indépendants et autonomes, chacun dans ses sphères de compétence. Ils réaffirment le respect de ce principe concernant les services que chacune des parties entend promouvoir, soit individuellement, soit conjointement, pour favoriser le développement spirituel et matériel de la société lettone.
Article 2
1. La République de Lettonie reconnaît la personnalité juridique publique de l’Église catholique en Lettonie.
2. Les institutions de l’Église catholique dans la République de Lettonie qui, conformément au droit canonique, ont le statut de personnes juridiques publiques, jouissent également de la personnalité juridique en droit civil conformément à la législation de la République de Lettonie.
3. L’autorité ecclésiastique compétente peut – conformément aux normes canoniques correspondantes – établir, modifier, reconnaître et supprimer des personnes juridiques publiques ecclésiastiques. Dans le cas où ces changements modifieraient la situation actuelle de l’Église catholique dans la République de Lettonie, ils seront communiqués aux autorités civiles compétentes, conformément à la législation actuelle de la République de Lettonie.
Article 3
La République de Lettonie reconnaît le droit de l’Église catholique, des personnes juridiques qui en dépendent et de chaque catholique, de communiquer librement et d’avoir des contacts avec le Saint Siège et les autres institutions ecclésiastiques reconnues par le droit canonique, y compris celles qui sont situées en dehors du pays.
Article 4
En ce qui concerne la liberté religieuse consacrée par la législation de la République de Lettonie et par les accords internationaux auxquels la République de Lettonie a adhéré, est garantie à l’Église catholique de la République de Lettonie, ainsi qu’à ses communautés et institutions, la liberté de choisir son gouvernement interne, de célébrer le culte et de remplir sa mission par des activités pastorales, y compris celles de nature sociale, éducative et culturelle.
Article 5
La nomination, le transfert et la révocation des évêques est de la compétence exclusive du Saint Siège. L’office épiscopal sera confié uniquement à des prêtres de nationalité lettone. Avant la publication de la nomination d’un évêque diocésain, le Saint Siège informera le Président de la République de Lettonie en bonne et due forme.
Article 6
1. La République de Lettonie garantit l’inviolabilité de tous les lieux de culte, lesquels ne peuvent être utilisés à d’autres fins sans l’accord préalable des autorités ecclésiastiques compétentes.
2. À la demande de l’autorité ecclésiastique, les autorités civiles compétentes ou leurs représentants peuvent intervenir en cas d’urgence, dans le cas où l’ordre public est gravement menacé ou afin d’éviter des dommages graves pour les personnes ou les biens d’une valeur artistique ou culturelle particulière. Une telle demande peut être présumée dans le cas où des raisons urgentes témoignent en faveur d’une intervention immédiate, dans l’objectif de limiter les risques pour l’ordre public et les dommages pour les personnes ou les choses.
Article 7
L’inviolabilité du secret du sacrement de la réconciliation est reconnue. Personne ne peut jamais interroger un prêtre catholique sur des sujets liés au secret de la confession, même dans le cas où le prêtre doit comparaître comme témoin ou comme partie en cause devant un tribunal civil.
Article 8
1. À partir de sa célébration, le mariage canonique produit les effets civils déterminés par la législation de la République de Lettonie, à condition qu’il n’existe aucun obstacle civil entre les parties au contrat et que les conditions prévues par la législation de la République de Lettonie soient respectées.
2. La procédure et la période d’enregistement d’un mariage canonique auprès de l’autorité civile compétente sont établies par la législation de la République de Lettonie.
Article 9
Dans le respect de la législation de la République de Lettonie et en vue de ses activités pastorales légitimes, il est garanti à l’Église catholique ce qui suit :
a) La liberté d’accès aux moyens de communication sociale et la liberté de parole, y compris la création de ses propres moyens de communication sociale et l’accès à ceux de l’État, conformément à la législation de la République de Lettonie;
b) La liberté d’association des fidèles visant à promouvoir des initiatives sociales, culturelles ou éducatives inspirées par les principes de la foi chrétienne, par la doctrine sociale de l’Église catholique et en conformité avec les principes de l’oecuménisme.
c) L’accès aux hôpitaux, prisons, orphelinats et à toutes les autres institutions d’assistance sociale ou médicale, dans lesquelles la présence de catholiques justifie la présence pastorale, occasionnelle ou permanente, des représentants autorisés de l’Église catholique.
Article 10
La République de Lettonie garantit à l’Église catholique la restitution des biens soustraits de manière illégale, conformément à la législation de la République de Lettonie, moyennant un commun accord entre les autorités compétentes de l’État et la Conférence épiscopale de Lettonie.
- Le sanctuaire d’Aglona
Article 11
1. Le sanctuaire d’Aglona fait partie intégrante du patrimoine culturel et historique de la République de Lettonie et en tant que tel il est protégé par les normes juridiques existantes de la République de Lettonie.
2. Outre l’édifice de la basilique, la place devant la basilique et le cimetière, et la zone de la fontaine, le territoire protégé du sanctuaire comprend tous les autres bâtiments, structures et terrains qui appartiennent à l’Église catholique.
Article 12
1. En considération du caractère international du sanctuaire d’Aglona comme lieu de prière, destination de pèlerinage et siège de diverses activités pastorales, et en tenant compte de la législation actuelle, la République de Lettonie s’engage à:
a) reconnaître et respecter le caractère religieux et historique du sanctuaire;
b) garantir l’ordre public pendant les assemblées prévues dans le programme des évènements visés à l’article 13, sur la base des accords passés avec l’évêque local ou avec les autres membres de la Conférence épiscopale de Lettonie;
c) contribuer aux frais de maintenance du sanctuaire en rapport avec les évènements d’importance nationale;
d) accorder une dispense des taxes, ou une réduction de celles-ci, dans les cas prévus par la loi.
2. Pour sa part, le Saint Siège reconnaît au sanctuaire d’Aglona le statut de « sanctuaire international », comme le prévoit le droit canonique (CIC, can. 1231 et s.).
Article 13
Tous les ans, avant la rédaction du budget de l’État, l’Église catholique soumet au Conseil des ministres une liste des évènements programmés pour l’année suivante qui pourraient avoir une importance nationale. En accord avec les autorités locales, le Conseil des ministres adopte les mesures nécessaires pour garantir l’ordre public et pour faire face aux besoins médicaux et sanitaires.
II. L’Église catholique et les institutions éducatives
- L’enseignement de la religion catholique dans les écoles
Article 14
La République de Lettonie reconnaît le droit des parents et de leurs représentants légaux et, dans les cas prévus par la loi, des enfants eux-mêmes, d’assurer à leurs enfants une éducation religieuse appropriée grâce à des cours de religion dans les écoles publiques et communales et à des classes de catéchisme le dimanche. L’État garantit ce droit dans les termes fixés par la loi et par les traités internationaux signés par la République de Lettonie.
Article 15
L’enseignement de la religion catholique est donné exclusivement sur la base d’un programme approuvé par la Conférence épiscopale de Lettonie, en accord avec le Ministère de l’éducation et de la science, et est dispensé uniquement par des enseignants qualifiés en possession d’un certificat de compétence délivré par la Conférence épiscopale de Lettonie; la révocation du certificat entraîne la privation immédiate du droit d’enseigner la religion catholique.
Article 16
Conformément à la législation de la République de Lettonie, l’Église catholique a le droit de fonder des instituts d’enseignement supérieur pour les enseignants de religion, délivrant des diplômes civilement reconnus.
Article 17
Les autorités de l’État de la République de Lettonie et l’Église catholique veilleront, chacune dans le cadre de sa compétence, à faire en sorte que l’enseignement de la religion catholique dans les institutions éducatives soit donné avec la compétence académique et doctrinale exigée et en prêtant attention à la promotion de l’esprit oecuménique, du respect réciproque entre les différentes confessions religieuses et de l’égalité de tous.
- Les écoles catholiques
Article 18
1. L’Église catholique a le droit d’établir et de diriger des écoles de tout ordre et niveau, conformément à la législation de la République de Lettonie et aux normes du droit canonique.
2. L’établissement d’écoles catholiques est demandé par la Conférence épiscopale de Lettonie au nom de l’ordinaire local.
3. Les écoles catholiques ainsi que les instituts d’enseignement supérieur observent les lois de la République de Lettonie en matière de normes générales relatives au curriculum national, à l’administration et à la délivrance des diplômes civilement reconnus.
Article 19
1. Les écoles catholiques ont droit à un soutien financier, conformément à la législation de la République de Lettonie.
2. Les enseignants et autres employés des écoles catholiques officiellement reconnues, ainsi que les élèves et leurs parents, ont les mêmes droits et devoirs que leurs homologues des écoles publiques et communales.
- Le grand séminaire de Riga
Article 20
1. Le grand séminaire de Riga est une institution de l’Église catholique en Lettonie pour la formation académique des étudiants ecclésiastiques et pour les études de théologie catholique.
2. La reconnaissance du grand séminaire de Riga comme institut d’enseignement supérieur est accordée par l’État conformément à la loi.
3. Les diplômes et les cours du grand séminaire de Riga, conformes à la législation et aux normes civiles, sont considérés comme valides et équivalents à ceux des institutions éducatives de l’État.
4. Dans le cadre de la loi, l’État accorde une aide économique au grand séminaire de Riga dans la même mesure que pour les autres institutions équivalentes.
- La Faculté de théologie catholique auprès de l’Université de Lettonie
Article 21
Le rétablissement de la Faculté de théologie catholique au sein de l’Université de Lettonie sera négocié entre le Saint Siège et le gouvernement de la République de Lettonie dans un second temps.
- Le patrimoine culturel et artistique de l’Église catholique
Article 22
1. Le patrimoine culturel et artistique de l’Église catholique constitue une part importante du patrimoine national de la République de Lettonie. La République de Lettonie et l’Église catholique s’engagent d’un commun accord à en assurer la conservation et l’entretien et à le rendre accessible au public, dans les limites imposées par sa sauvegarde et par la législation internationale.
2. En conformité avec la loi, l’État partagera avec l’Église catholique les frais nécessaires à la maintenance et à la sauvegarde du patrimoine culturel et artistique de l’Église catholique.
III. Assistance religieuse aux catholiques présents dans les forces armées nationales de la République de Lettonie
Article 23
1. Le Saint Siège établira au sein de l’Église catholique de la République de Lettonie un ordinariat militaire qui garantira l’assistance religieuse aux catholiques présents dans les forces armées nationales de Lettonie, conformément à un mémorandum d’entente spécifique entre le Ministère de la défense et la Conférence épiscopale de Lettonie.
2. Cet ordinariat militaire, équivalent à un diocèse du point de vue canonique selon la constitution apostolique Spiritualis militum curae, sera présidé par un évêque ordinaire militaire.
Article 24
1. L’ordinaire militaire, qui doit être un citoyen letton, peut occuper simultanément la fonction d’évêque diocésain ou auxiliaire.
2. L’ordinaire militaire est librement nommé par le pontife romain et la nomination est communiquée préalablement à la République de Lettonie.
Article 25
1. La République de Lettonie garantit aux membres catholiques des forces armées nationales la possibilité de recevoir une instruction catéchistique appropriée et de participer aux célébrations eucharistiques ainsi qu’aux jours de fête, si cela ne s’oppose pas au déroulement de devoirs militaires officiels urgents.
2. Conformément aux normes canoniques, l’ordinaire militaire nomme un vicaire général et, après consultation des autorités compétentes des forces armées nationales, désigne un nombre adapté d’aumôniers militaires de nationalité lettone qui peuvent être incardinés dans l’ordinariat militaire. Ils sont considérés comme équivalents à des curés ou des aumôniers de paroisse.
Article 26
Les étudiants du grand séminaire de Riga et les novices des congrégations religieuses sont exemptés du service militaire et peuvent être assignés à un service communautaire équivalent au service militaire obligatoire. En cas de mobilisation générale, ces étudiants et novices sont assignés à des opérations qui n’impliquent pas l’usage des armes.
Article 27
Conformément aux normes canoniques, les personnes soumises à la juridiction de l’ordinariat militaire sont les suivantes:
a) le personnel militaire et civil catholique des forces armées nationales de la République de Lettonie;
b) les membres de leurs familles, épouses et enfants, y compris les enfants catholiques qui appartiennent au même noyau familial.
Article 28
1. Les aumôniers et leurs assistants soumis à l’autorité canonique militaire, exercent leur service pastoral conformément aux normes relatives aux temps et aux lieux des activités pastorales et aux autres conditions générales qui émanent des autorités des forces armées nationales.
2. L’ordinariat militaire coordonne ses activités avec le Ministère de la défense.
Article 29
Le Ministère de la défense pourvoit à l’assistance matérielle du personnel de l’ordinariat militaire, conformément à la législation de la République de Lettonie, ainsi qu’aux besoins logistiques des activités pastorales.
IV. Assistance religieuse aux fidèles catholiques détenus dans les prisons de la République de Lettonie
Article 30
1. Conformément à l’article 9 c) du présent accord, l’Église catholique a le droit de fournir une assistance religieuse aux catholiques détenus dans les prisons et dans les autres institutions de détention analogues.
2. Conformément à la législation de la République de Lettonie et aux normes du droit canonique, l’autorité compétente garantit aux prisonniers le droit à une assistance religieuse appropriée.
V. Dispositions finales
Article 31
1. Le Saint Siège et la République de Lettonie résoudront d’un commun accord et de manière diplomatique tout doute ou difficulté pouvant résulter de l’interprétation ou de l’application du présent accord.
2. Les détails relatifs à certains aspects spécifiques de cet accord seront réglés grâce à des documents d’entente particuliers entre les autorités compétentes de l’Église catholique et de la République de Lettonie.
Article 32
Si le Saint Siège et la République de Lettonie pensent que des amendements sont nécessairesà la lumière de changements importants survenus après la conclusion de cet accord, des négociations appropriées seront engagées par le nonce apostolique d’une part, et des représentants du gouvernement letton d’autre part.
Article 33
Le présent accord est soumis à ratification selon les normes constitutionnelles et de procédure du Saint Siège et de la République de Lettonie et entrera en vigueur à la date de l’échange des documents de ratification.
(Traduction officielle du guvernement)